Benvenuta Olimpiade, motore di progetti soprattutto immobiliari imponenti e costosi. Forse utili, ma occorre tener presente che finita la festa nella città di Milano, segnala MilanoToday, viene stimato un incremento dei valori immobiliari dell’11 per cento nel 2026 e del 23 per cento nel 2030. Più elevati saranno gli incrementi a Santa Giulia (“la realizzazione del PalaItalia, inserito nel più ampio progetto di Milano Santa Giulia, al termine delle olimpiadi sarà un’infrastruttura adatta ad ospitare eventi sportivi, culturali e di intrattenimento di livello internazionale”, specifica Davide Albertini Petroni, managingdirector di Risanamento) e a Porta Romana, dove il villaggio olimpico verrà riconvertito. A Santa Giulia, nel 2026, si stima un +12 per cento, nel 2030 un +25 per cento dei valori immobiliari. A Porta Romana rispettivamente +11,7 per cento e +23,4 per cento. Ricadute positive anche per il nuovo quartiere Mind, nell’ex area Expo, con una crescita dei valori immobiliari dell’11,5 per cento nel 2026 e del 24 per cento nel 2030.
Due milioni di metri quadrati in più di immobili residenziali e un milione e mezzo di spazi direzionali. E’ la stima dell’espansione immobiliare a Milano tra il 2022 e il 2036.
Milano, la “grande” Milano sarà sempre più attrattiva per privilegiati.
Comunque il rapporto dice che le Olimpiadi attireranno nuovi investimenti a Milano, quantificabili in oltre 5 miliardi di euro tra il 2022 e il 2026 (poco più di 3 miliardi in assenza del grande evento), per arrivare a oltre 8 miliardi tra il 2026 e il 2030 (meno di 6 miliardi senza evento) e fino a più di 4 miliardi a partire dal 2030, a testimonianza di un’eredità importante a livello economico per la città. Sul fronte dei prezzi, il Rapporto realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Risanamento, stima un potenziale aumento dovuto alla dinamicità del mercato immobiliare delle due città, Milano e Cortina d’Ampezzo, direttamente connesse al grande evento. A Milano l’eredità dei giochi olimpici si manifesterà pienamente a seguito della chiusura del grande evento, con dinamiche differenti rispetto agli ambiti urbani direttamente interessati dallo sviluppo delle strutture funzionali alle discipline olimpiche e all’accoglienza degli atleti.
“Le Olimpiadi invernali del 2026, come tutti i grandi eventi, stimoleranno uno sviluppo immobiliare ed economico rilevante a Milano, con un importante impatto positivo sulla città e sui mercati immobiliari. Tra il 2022 e il 2036 le trasformazioni urbane e edilizie della città di Milano daranno la possibilità di sviluppare una superficie lorda di 4,8 milioni di metri quadrati, circa 500mila metri quadrati in più rispetto alle “ordinarie” condizioni di sviluppo urbanistico dell’ultimo quinquennio, concentrata soprattutto nel settore residenziale (2,12 milioni di metri quadrati) e direzionale (1,51 milioni). Questo avrà un impatto sul mercato immobiliare di circa 19 miliardi di euro di valore aggiunto, con un incremento superiore al quaranta per cento rispetto alle stime effettuate in assenza delle Olimpiadi. Questo comporterà anche la crescita dei settori terziario/uffici e commerciale”. Questi sono alcuni dei dati del Rapporto “Olympic Games 2026: Milano e Cortina sul podio immobiliare” presentato oggi a Milano nel corso del convegno “Olympic Games 2026 – Milano e Cortina sul podio immobiliare”, organizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Risanamento. “La ricerca – commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, aprendo i lavori del convegno – fa una precisa rappresentazione di quello che è successo nei territori e nei mercati immobiliari ‘dopo’ grandi eventi sportivi e non. Negli ultimi trent’anni quasi tutti i territori ospitanti grandi eventi hanno considerato il raggiungimento di obiettivi di sviluppo urbano importante almeno quanto il successo dell’evento stesso, e Milano non farà eccezione. Abbiamo la storia recente di Expo 2015 che è stato un grande motore per le trasformazioni della città e ha attirato investimenti mondiali per decine di miliardi di euro. Le Olimpiadi del 2026, infatti, saranno anche motore di interventi di trasformazione e crescita, finalizzati alla realizzazione di nuove e più efficienti infrastrutture, alla modernizzazione della città e soprattutto allo sviluppo tecnologico legato all’edilizia.”
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