Ricordate la pista ciclabile abusiva disegnata sul ponte della Ghisolfa? Dopo un anno è in programma il 28 aprile, alle ore 16.45, la manifestazione promossa dai gruppi AttraversaMI, Sai che puoi?, Viabilità ciclo-pedonale sul ponte della Ghisolfa, Cittadini ciclisti, per chiedere la realizzazione della corsia ciclabile sul Ponte della Ghisolfa. “La pista ciclabile sul Ponte della Ghisolfa dovrebbe esistere già da anni – sottolineano i promotori della manifestazione che stanno diffondendo sui social , da quando nel 2017 è risultata vincitrice del bilancio partecipativo. Invece è esistita solo qualche ora una notte di agosto 2021, come ciclabile popolare, prima che il Comune si affrettasse a cancellarla. Noi chiediamo che con la stessa fretta si provveda a tracciare “quella vera”
Osserva De Chirico (F.I) “In merito alla manifestazione organizzata dai promossa dai gruppi AttraversaMI, penso che chi vorrebbe realizzare una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa / Monte Ceneri ha un’idea completamente distorta della mobilità cittadina, direi monodirezionale. Sul Ponte della Ghisolfa, come avevo avuto modo di far inserire nel PUMS – piano urbano di mobilità sostenibile – e di ribadire nel PAC – piano aria clima -, dovrebbe essere spostata la corsia preferenziale che oggi, senza alcun tipo di protezione per impedirne l’utilizzo ai non autorizzati, è spesso paralizzata anche al trasporto pubblico. In previsione del completamento della preferenziale da piazzale Stuparich a piazzale Zavattari si creerebbero i presupposti per lo snellimento del traffico e quindi di una migliore qualità dell’aria per chi vive nei palazzi affacciati sul cavalcavia. Mi risulta che esista già un progetto di fattibilità che dovrebbe essere integrato per realizzare piattaforme utili alla fermata degli autobus. Un intervento di questo tipo fluidificherebbe i tempi di percorrenza allargando le corsie sottostanti al traffico privato. Grazie ai fondi del PNRR l’intervento avrebbe anche una sua sostenibilità economica. Con lo spazio guadagnato si potrebbe realizzare anche una ciclabile che da sola e senza una razionalizzazione delle corsie di scorrimento non vorrebbe dire nulla se non voler assecondare gli ecotalebani della ciclabilità”.
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