“Forum welfare”: soldi Pnrr, promesse per i clochard, ma finora Sala non ha dato casa neppure a chi vive in macchina

Milano

Enfatizzato, strombazzato come evento “unico” il “Forum Welfare” è iniziato….

Una riflessione è necessaria, dopo un periodo di pandemia, dopo il crearsi dei nuovi poveri, dopo l’aumento esponenziale di clochard. Ma, caro Majorino, negli anni precedenti è mancato lo sguardo attento alle necessità quotidiane, ai servizi da implementare o attivare, ad una seria mappatura dei tanti che hanno bisogno. Non si è fatto nulla o ben poco per arginare le difficoltà dei deboli.

Dice “Noi siamo questo riferimento, dobbiamo essere orgogliosi di questo, di avere 210.000 studenti universitari, di essere una città ammirata nel mondo, ma anche di essere una città capace di pensare agli ultimi, ai penultimi e a tutta la nostra grande comunità. Per questo andiamo avanti e mostriamo cosa sono i milanesi, il prodotto di 26 secoli di storia che ha portato a essere quello che siamo. Parliamoci, impariamo e alla fine del Forum continueremo con più energie di prima a fare il nostro dovere”

Sì, la città è generosa, il welfare in gran parte è demandato alle istituzioni di carità che sicuramente hanno dimostrato di saper fare, ma se non ci fossero state? Non mi sembra che abbia sentito negli ultimi anni il “dovere” ad esempio di offrire un tetto  sano, non pericoloso, ai senzatetto.

Il Forum è stato voluto per “scrivere” un libro ad ampio respiro  “Con il Pnrr ci sono progetti di investimento a livello territoriale per l’inclusione dei senzatetto, in particolare nelle aree metropolitane come Milano”. Lo ha detto Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo durante l’inaugurazione del Forum del Welfare ‘Milano città giusta. Costruiamola insieme’. “Il progetto si articola in due filoni: housing e stazioni postali. Vogliamo affiancare alla semplice accoglienza notturna, anche servizi di inclusione come assistenza sanitaria, ristorazione, distribuzione della posta degli homeless ricevuta presso i centri comunali e mediazione culturale”, ha spiegato il ministro. “Prevediamo di attivare sul territorio nazionale circa 250 progetti di questo tipo, ciascuno dei quali si articola in 3/4 appartamenti per ospitare 10/15 persone. Per quanto riguarda le stazioni di posta, ne prevediamo 177 milioni su tutto il territorio nazionale. In tutto l’investimento ammonta a 450 milioni di euro”.
Si spera per il bene dei clochard che sia vero, ma ricordo che Sala durante la campagna elettorale ha rifiutato di prendere atto della realtà e nei suoi intenti c’erano solo vaghe parole, quasi che il problema fosse un fastidioso moscone. Da tempo associazioni onlus, come ad esempio ProTetto, hanno presentato progetti anche a costo zero, ma in tutti questi anni non sono stati presi in considerazione. Forse ora il Pnrr farà il miracolo, ma finora neppur le famiglie che dormono in macchina hanno trovato una soluzione comunale.

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