Il presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi ha revocato l’autorizzazione all’evento organizzato dal consigliere della Lega Samuele Piscina, che si sarebbe dovuto tenere dopodomani in Sala Alessi sul tema delle foibe e dei profughi istriani per il quale Rifondazione Comunista aveva chiesto al sindaco Sala l’annullamento in quanto considerato di stampo ‘fascista e revisionista’. La richiesta di Rifondazione è stata avanzata dopo la diffusione in rete di una locandina che pubblicizzava la partecipazione di relatori non concordati con il Comune e la pubblicizzazione del libro a fumetti di Stefano Zecchi ‘Una vita per Pola’, edito dalla casa editrice Ferrogallico.
L’ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra è palese, l’incomprensione dell’epurazione titina nelle Foibe non accettata, neppure dal punto di vista storico, ma si concedono sale comunali per i libri di ex Brigatisti, si sorvola sull’occupazione abusiva di chi si ispira alle Brigate rosse ecc. E ha fatto inorridire l’annuncio della presenza di esuli istriani: insomma chi è comunista ha quella superiorità presunta che può emarginare e bollare anche il prof. Stefano Zecchi di fascismo. Pretesti stupidi, ma per correttezza riportiamo le giustificazioni addotte dal presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi:
“Sull’incontro sono state diffuse informazioni fuorvianti e false. E’ emerso, da semplici ricerche, che la locandina e le informazioni su un evento con ospiti e la presentazione di un libro di cui non si è mai parlato in Ufficio di Presidenza – dunque mai autorizzati – sono stati pubblicati sulla pagina Facebook della casa editrice Ferrogallico, che ha editato quel libro. Risulta inoltre un’agenzia di stampa nazionale che riporta informazioni e dichiarazioni del presidente dell’associazione 10 febbraio (Emanuele Merlino, ndr) che parla di evento organizzato da loro a Palazzo Marino. Alla luce di questi fatti, ritenendo che non sia possibile creare un precedente permettendo a qualcuno di parlare e convocare eventi a Palazzo Marino senza averne alcuna autorizzazione, diffondendo false informazioni – anche utilizzando i nomi dei consiglieri – e creando confusione tra i cittadini, per tutelare lo stesso consigliere Samuele Piscina e il ruolo dell’Ufficio di Presidenza, si è ritenuto opportuno sospendere l’evento”.