“Pensare che occupare abusivamente un alloggio popolare sia un atto di giustizia vuol dire legittimare il comportamento di chi usa la violenza a discapito del più debole.
Le leggi esistono per questo: tutelare i più fragili.
Altrimenti vincerebbe sempre l’arroganza di chi è più forte.
Da questa semplice constatazione nacque il #DecretoLupi, con il famigerato art. 5 che impedisce l’allaccio delle utenze agli occupanti abusivi. Decreto che oggi, dopo essere già stata annacquato, vuole essere cancellato nella sua ratio dalla sinistra.
Io vi faccio una semplice domanda: quali interessi stanno tutelando? Quelli degli ultimi o quelli delle associazioni che organizzano le occupazioni abusive?”
Così l’Onorevole Maurizio Lupi sul suo profilo Facebook in relazione alla proposta di legge che mira a concedere la residenza, e non solo il domicilio, agli occupanti abusivi. Così da rendere, di fatto, legale l’occupazione degli immobili. Ci spiega il problema da un punto di vista milanese il sempre attento Franco Vassallo, già responsabile casa del Municipio 7:
“Se passasse questa legge daremmo il colpo di grazie alle graduatorie di assegnazione delle case pubbliche. In particolare ai (pochi) Italiani che riescono ancora a entrare legalmente in possesso di una casa pubblica. Se oggi, infatti, ancora qualcuno può essere sfrattato è perché sopravvive almeno l’idea che farlo sia giusto. Dando agli occupanti abusivi la residenza, consentendogli quindi gli allacci alla corrente, le pratiche di accesso ai servizi pubblici e ai bonus concessi dall’amministrazione creeremmo una doppia ingiustizia.
Da un lato andremmo a premiare chi ha infranto la legge, di fatto abolendo il Decreto Lupi che almeno non consentiva sistemazioni stabili e comode per i criminali. Dall’altra metteremmo ulteriore pressione sulle casse dei comuni più grandi, come ad esempio Milano, che si dovrebbero accollare anche le spese sociali di questi nuclei familiari. E visto il bilancio e le difficoltà di chiuderlo direi che non è il massimo. La sinistra, come sempre, fa demagogia sulla pelle di chi il paese lo manda avanti.
E non di rado, come in questo caso, pure sulla pelle degli italiani poveri. Che, come sempre, vengono dopo gli ultimi”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,