Verità e umanità, per se stesso e per chi ha seguito il tragico evolversi della pandemia con Giulio Gallera allora Responsabile della Sanità in regione Lombardia: questo il diario restituito con puntigliosa narrazione di quei mesi convulsi. Giulio Gallera relaziona i fatti, accusa il comportamento del Governo in determinate circostanze, rende palpabile il dramma del susseguirsi degli avvenimenti imprevisti e le decisioni conseguenti. Con la partecipazione e la sensibilità dell’uomo. Mi racconta la tragedia di una sera, a marzo, quando, dopo una visita nelle terapie intensive, seppe che tutte erano state occupate, che non c’era spazio per nuovi ricoveri, ma, confessa “alla sera una telefonata dalla Cina, prometteva nuovi respiratori: una speranza” E scrive «Da quell’ufficio, porto con me il ricordo di un’esperienza sconvolgente e inimmaginabile, segnata da un carico immenso di dolore e angoscia ma anche di attimi di umanità e speranza. Lascio agli altri le polemiche, le classifiche farlocche, i tatticismi»
La prefazione del libro è di Alessandro Sallusti.
“Un lavoro accurato e partecipe dove ogni pagina, che racconti l’impegno generoso di medici e infermieri o che offra spazio a intime riflessioni, è attraversata da toccanti momenti di umanità.
Sono le 21:30 del 20 febbraio quando Giulio Gallera, allora assessore al Welfare della Regione Lombardia, riceve una telefonata decisiva: è stato trovato il primo paziente positivo al Covid.
Con il ritmo del diario personale, viene qui raccontata la corsa contro il tempo (e contro l’inerzia del governo centrale) per smontare e rimontare la macchina della sanità regionale, alla ricerca frenetica di respiratori, mascherine e posti letto. Da protagonista di quelle fasi, Gallera documenta con precisione la genesi di decisioni difficili ma necessarie, il nascere delle delibere più contestate, la costruzione di una task force efficiente contro il virus. Soprattutto viene dimostrata, dati alla mano, la bontà del lavoro svolto, che smentisce i terribili attacchi mediatici e politici che hanno accompagnato quella stagione: il tempo è galantuomo.
«Da quell’ufficio, porto con me il ricordo di un’esperienza sconvolgente e inimmaginabile, segnata da un carico immenso di dolore e angoscia ma anche di attimi di umanità e speranza. Lascio agli altri le polemiche, le classifiche farlocche, i tatticismi»
”Diario di una guerra non convenzionale . La nostra lotta contro il virus” di Giulio Gallera sarà presentato sabato 21 maggio, ore 10, all’Auditorio Giorgio Gaber Piazza Duca D’Aosta.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Che coraggio Gallera di scrivere un libro con le assurdità che ha detto !!!