Nasce il nuovo day hospital pediatrico dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. La struttura raddoppia la sua superficie.

Scienza e Salute

 Infatti, grazie a un’importante ristrutturazione, sono state messe a disposizione due grandi sale d’attesa, cinque stanze per le visite, sono stati aggiunti sei letti, predisposte tre postazioni per iniettare le terapie, una stanza di degenza per i pazienti critici, un’infermeria e un locale per la gestione informatizzata delle chemioterapie.     Il day hospital rinnovato prevede anche una stanza attrezzata per il coordinatore infermieristico, un’altra dove si svolgeranno colloqui psicologici e uno spazio per la raccolta delle carrozzine e dei passeggini.     “Un nuovo day hospital pediatrico che va nella logica di interpretare gli interventi nelle strutture sanitarie non come una spesa, ma come investimenti”, ha commentato la vicepresidente lombarda Letizia Moratti presente all’inaugurazione.     Secondo il presidente dell’Istituto nazionale dei tumori Marco Votta, il nuovo day hospital testimonia “ancora una volta i risultati concreti raggiunti dalle partnership e dalle collaborazioni tra pubblico e privato sociale”.   Come ha sottolineato il direttore generale dell’Istituto Carlo Nicora, “qui si contano annualmente circa 1.200 ricoveri in day hospital e oltre 20.000 prestazioni ambulatoriali”. Ogni giorno “transitano circa 40-45 pazienti, mentre il numero dei ricoverati che proviene da fuori Regione arriva al 40% del totale. Per questi motivi – ha aggiunto – la ristrutturazione radicale è diventata essenziale e permette la presa in carico del paziente a 360 gradi”.   Il rifacimento degli ambienti è stato finanziato dall’Associazione Vittoria Onlus: “Uno spazio caldo e accogliente per i bambini e al contempo allineato ai migliori standard sanitari – ha affermato il presidente dell’organizzazione no-profit Andrea Giacobetti – crediamo che questo spazio possa diventare un riferimento, un luogo speciale illuminato di speranza”.
    Il nuovo day hospital è stato benedetto del cappellano dell’Istituto, don Tullio Proserpio. (ANSA).

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