Porta Ticinese: Il bel complesso scolastico di via Balilla non c’è più

Milano

Che dire? Le imprese immobiliari dilagano a Milano, demolendo storia, abitudini e vincendo con il consueto palazzo residenziale di alta gamma. Essere perplessi, è poco ed essere indignati è giusto.

La notizia è di Urbanfile: “Il complesso scolastico, un tempo convento di suore con annessa scuola e chiesetta, realizzato nel 1932 su progetto dell’ingegnere Carlo Meucci in via Balilla 16 e 18 a Porta Ticinese, non c’è più o quasi (rimane ancora per poco il portone del civico 18).

Infatti sono in corso da alcune settimane le operazioni di demolizione e bonifica dei terreni” propedeutiche alla realizzazione di un nuovo complesso residenziale con una sessantina di appartamenti di “fascia alta“ che saranno pronti tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Quaranta milioni di euro, l’investimento complessivo da parte di BC Partners European Real Estate I e Kervis Group, che hanno acquisito un portafoglio nel centro di Milano dall’Università Bocconi. L’operazione rappresenta il primo investimento immobiliare di BC Partners, società d’investimento britannica, in Italia. Perciò in arrivo nuovi appartamenti in via Balilla e anche in via Siracusa a Porta Romana.

Il complesso di via Balilla in demolizione, come dicevamo, venne realizzato negli anni Trenta come convento di suore e plesso scolastico religioso. In seguito divenne una sede dell’Università Bocconi. Dismessa dopo il trasferimento nel nuovo campus di via Castelbarco, da oltre un anno era inutilizzata.

La compravendita dell’immobile è stata completata nel dicembre 2021 dopo che BC Partners e Kervis avevano inizialmente presentato un’offerta a luglio 2020. La superficie commerciale misurerà circa 7mila metri quadri. Per ora il progetto non è stato ancora approvato o è in fase di approvazione e pertanto non divulgato.

Il cantiere si trova a Porta Ticinese, in via Balilla tra via Odoardo Tabacchi e Via Antonio Tantardini, non lontano da Corso San Gottardo e via Meda con affaccio sul Parco della Resistenza.”

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