Sala che si fa i complimenti per MM casa è inascoltabile

Milano

Quasi non ci si crede che si possa avere la faccia di bronzo di affermare, come fa Sala, che dal 2016 nelle case il Comune avrebbe fatto un “discreto lavoro”. Semmai ha fatto un lavoro discreto, nel senso che non se ne è accorto nessuno. Eppure, dopo i fatti di via Bolla, Sala è un fiume in piena. Ci facciamo raccontare come stanno davvero le cose da Franco Vassallo già responsabile Casa del Municipio 7:

“Sala, come un Napoleone fuori tempo massimo, lancia la sua campagna di Russia. Vuole estendere aumenti, inefficienze, assenza di manutenzioni anche ad Aler Milano. Questo il “prezzo”, parrebbe, per consentire ai residenti Aler di smettere di sentirsi cittadini di serie B e godere del diritto allo sgombero degli abusivi. Diritto costantemente minato dal rifiuto del Comune di collaborare con la Regione, mettendo a disposizione alloggi ponte. Sala ieri si è davvero superato, in sfacciataggine. Ma consegnargli anche Aler sarebbe un errore madornale dal quale Milano non si riprenderebbe mai.

Prima di tutto, non si riprenderebbero le sue casse. MM casa è un buco nero in cui il Comune lancia sempre più soldi e da cui tira fuori sempre meno servizi. E l’unica soluzione dalle parti di Palazzo Marino è aumentare le spese collegate agli affitti. Questa situazione è ingestibile. La riduzione della manutenzione sta creando una bomba di costi che scoppierà nei prossimi anni, quando si dovrà passare agli interventi straordinari per sopperire alla mancanza di quelli ordinari. E già oggi mette in crisi decine di famiglie, trasformandole in morose e potenzialmente in abusivi. Che Sala potrà cacciare, per fare un altro bellissimo Excel di cui complimentarsi con i radical chic dei Navigli. Gli unici Milanesi di cui gli freghi qualcosa.

E poi, senza un’Aler da “battere”, gli abusivi verrebbero, molto probabilmente, trattati come a Roma. Dando loro la residenza. È di oggi un articolo su Repubblica dell’ex parlamentare Luigi Manconi che teorizza proprio questo: aboliamo l’articolo 5 della legge sulla casa del 2014, scritta fra l’altro dall’amico Maurizio Lupi, che impedisce agli abusivi di diventare residenti. È a questo che punta la sinistra: togliere di mezzo la concorrenza per far diventare elettori gli abusivi e incassare voti facili agitando lo spauracchio di un centrodestra che difende i diritti dei tanti, soprattutto italiani, minacciati dall’insicurezza. Questo accadrà, che Sala lo programmi o meno, se non avremo un ente conco0rrente a MM.

Se proprio Sala fosse convinto della necessità di unificare le gestioni, una soluzione ci sarebbe e io la sostengo da anni: torniamo a casa, torniamo in Aler. Chiudiamo questo esperimento malriuscito di MM, togliamo il potere di interdizione del Comune quando si tratta di sfratti e diamo tutto in gestione alla Regione. Che certamente difenderebbe l’articolo 5 e il diritto dei regolari di non vivere assediati dagli abusivi, se solo ne avesse i mezzi. Così, però, Sala perderebbe l’occasione storica di normalizzare le case popolari. E di tornare a controllarle. Non lo farà mai, ormai è chiaro. Ma chi ama le periferie sa che, gli piaccia o meno, questa è l’unica strada percorribile”

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