Guerra: il saccheggio è consentito, nati mercati ad hoc con: lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, veicoli, ,tappeti, giocattoli e mutande

Esteri

Spesso ci si domanda che cosa pensa, come vive il popolo russo nella vastità del territorio russo, quanto sappia, quanto sia convinto della “bontà” della guerra. E viene da pensare che la loro assuefazione, il bombardamento della propaganda abbia prodotto una rassegnazione diffusa, forse anche una miseria diffusa. Disuguaglianza sociale? Una frattura enorme tra le ricchezze di pochi e la povertà di molti.

Relaziona Quotidiano. Net. “Ad aprile fece scalpore la notizia, diffusa dagli 007 di Kiev, secondo la quale i soldati di Mosca avevano aperto un vero e proprio mercato al di là del confine ucraino, in Bielorussia. Inoltre erano circolate le immagini di un ufficio postale preso d’assalto per la spedizione dei pacchi a casa.

Nella città di Narovlya i militari dell’armata russa erano stati visti mentre vendevano tutto ciò che era stato saccheggiato ai cittadini ucraini durante l’occupazione. Di tutto e un po’ anche in quel caso: lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, veicoli, piatti, tappeti, opere d’arte, giocattoli per bambini, cosmetici e mutande.”
Il permesso al saccheggio è stato dato, la volontà di “rubare” si propaga, ma gli oggetti confiscati, fanno presumere la necessità di beni quotidiani.

“I saccheggi, continua il quotidiano, denunciano gli ucraini, sono stati così sistematici da far pensare ad un via libera ai militari come incentivo al combattimento, in un conflitto diventato molto più lungo e sanguinoso di quanto previsto inizialmente. Del resto, al fronte sono stati inviati numerosi militari di leva, molto giovani e pagati poco. Nei giorni scorsi, i servizi di sicurezza di Kiev avevano pubblicato alcune intercettazioni secondo cui le truppe sarebbero state di fatto autorizzate dai vertici militari di Mosca a compiere razzie, con la garanzie di non essere perseguite. “Per farla breve – si legge nella trascrizione in una presunta conversazione tra un ufficiale russo e la moglie –, il saccheggio non è punibile. È consentito. Putin lo ha permesso”.

Anna Ferrari

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