Caos concessioni ambulanti: ANVA-Confesercenti fa un appello. Sardone ”Concessioni urgenti”

Lombardia

“Mi unisco all’appello di Anva Confesercenti Lombardia per togliere gli ambulanti di Milano dal pericoloso limbo in cui il Comune a guida Pd li ha fatti precipitare dopo non aver mai applicato l’intesa della Conferenza Unificata del 2012. Perché non lo ha fatto per tempo in modo da prorogare le concessioni fino al 2030? Non si capisce perché, nonostante varie sentenze, tra cui anche quella del TAR della Lombardia, il Comune di Milano non disapplichi la direttiva Bolkestein. Non possiamo far finta di nulla di fronte a migliaia di operatori commerciali e alle loro famiglie: il lavoro è sacro, ma forse per la sinistra non lo è più, meglio pensare al business dell’accoglienza e all’integrazione dei rom. Sono certa che Regione Lombardia si batterà col governo per un intervento risolutivo e deciso a favore degli ambulanti, ma il Comune non può più stare a guardare. Il primo passo spetta proprio a Palazzo Marino: il rinnovo delle concessioni non può più aspettare”. Così in una nota Silvia Sardone, della Lega.

Questo l’appello ANVA “ Sono decine di migliaia gli operatori del commercio ambulante lombardi piombati nuovamente nel caos dopo la “stroncatura”, da parte di vari tribunali amministrativi regionali – e da ultimo anche da ben due pronunce della sezione milanese del TAR Lombardia – di quanto disposto dal Decreto Legge 34/2020, che aveva da ultimo sancito la disapplicazione della famigerata Direttiva Bolkestein per il settore e il rinnovo dodecennale delle concessioni per il suolo pubblico non già riassegnate sulla base dell’intesa di Conferenza unificata del 2012: in base a quanto richiamato dalla giustizia amministrativa, tale normativa andrebbe infatti disapplicata, al più prorogando a fine 2023 la durata delle concessioni non già rinnovate sulla base dell’intesa del 2012.

«È una vera tragedia per migliaia d’imprenditori lombardi, la cui unica “colpa” è quella di avere concessioni in Comuni che – ignorando quanto insistentemente richiesto dalla nostra Confederazione – non hanno provveduto per tempo ad applicare l’intesa di Conferenza Unificata del 2012, che ha invece consentito a molti colleghi di ottenere – ormai dal 2017 – concessioni con scadenza anche fino al 2030», commenta “Franco” Francesco Sacco, portavoce di ANVA-Confesercenti Lombardia.

«In Lombardia, come nel resto d’Italia, vediamo dunque una situazione “a macchie di leopardo”» riprende Sacco, «che peraltro trova inadempienti, oltre a molte piccole municipalità disorganizzate, anche importanti Comuni come quello di Milano, che l’altro ieri ha annunciato l’annullamento d’ufficio del procedimento che aveva avviato a fine 2020, portando oltre 3.000 operatori in un nuovo “limbo” d’incertezza per il futuro del loro lavoro e delle loro famiglie».

«Già essendo in corso un serrato dialogo tra ANVA-Confesercenti e il vice-Ministro allo Sviluppo Economico – Onorevole Gilberto Pichetto Fratin – ci rivolgiamo anche all’omologo Assessore regionale Guido Guidesi, nonché al Presidente regionale Attilio Fontana, affinché vogliano sensibilizzare a loro volta il Governo rispetto alla necessità di un intervento urgente e risolutivo per la categoria dei commercianti al dettaglio su area pubblica».”

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