Lo spot è servito: “Pronto per il Pride. Per una Milano dei diritti. E dei doveri.”. Così il sindaco Giuseppe Sala su Instagram. Nel post, una foto con il primo cittadino seduto sulla ‘celebre’ poltrona rossa protagonista di altri scatti alla vigilia del Pride, come quello con i calzini arcobaleno. Questa volta il sindaco sfoggia sulla camicia bianca una ‘toppa’ con bandiera arcobaleno. La poltrona capitonné in pelle rossa è un segno distintivo del nostro sindaco radical chic nella scelta del modello e nel colore evocativo di una chiara appartenenza.
E poi la solita immancabile polemica per affermare il suo punto di vista ovviamente insindacabile “Il sindaco è il sindaco di tutti e il governatore deve essere il governatore di tutti. La Regione e Fontana hanno sbagliato a non concedere il patrocinio al Pride. La parte Lgbt della nostra società è enorme e non si possono ignorare diritti che non tolgono niente a nessuno”.
Per la cronaca, durante la parata Ansa riferiva: “- Sono decine di migliaia le persone che sfidano il sole cocente del primo weekend di luglio per partecipare alla parata del Pride Milano, appena partita da Vittor Pisani in direzione Arco della Pace. In testa al coloratissimo corteo, tra carri di associazioni e brand, centri sociali e sindacati, le famiglie arcobaleno con i loro bambini.
“Siamo qui per i diritti di tutti” dicono Barbara e Chiara, mamme di Leonardo, spiegando che “i diritti sono privilegi se valgono solo per pochi. Le famiglie arcobaleno hanno presentato una proposta di legge per il matrimonio egualitario, per essere riconosciute come famiglie a tutti gli effetti”. Eppure qualcosa si muove, se in testa al corteo ci sono anche i Giovani Cristiani Lgbt+: “Dio non ficca il naso tra le lenzuola – dice Paolo, teologo – la vita nella comunità è diversa da quanto si possa pensare, la Chiesa è accogliente nei nostri confronti, non c’è discriminazione nella quotidianità perché la Chiesa è come l’Arca di Noè: c’è posto per tutti”.
E c’è posto per tutti anche al Pride, con giovani e non arrivati da tutta la Lombardia, con collanine e bandiere arcobaleno, outfit sfacciati, parrucche esagerate, tanta voglia di stare insieme e immaginare, per un giorno, che un altro mondo sia possibile.
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