Pioggia di bombe su Sloviansk. Due corridoi (Mar Nero e Mar d’Azov) per esportazione grano

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L’Onu denuncia: ‘335 bambini uccisi dall’inizio della guerra’

L’offensiva russa nel Donbass, dopo la conquista del Lugansk, prosegue con la stessa strategia anche in Donetsk: fuoco incessante di artiglieria e raid aerei per fiaccare il nemico prima di sfondare con le truppe nei centri abitati.

Il prossimo obiettivo dell’Armata di Putin è Sloviansk, sottoposta a intensi bombardamenti da tre giorni, con morti e feriti, mentre le poche migliaia di persone rimaste in città sono state invitate a scappare dalle autorità.

Civili che continuano ad essere le prime vittime di questo conflitto, come ha denunciato l’Onu.

Sono 335 i bambini morti dall’inizio della guerra in Ucraina. Michelle Bachelet, Alto Commissario Onu per i diritti umani, ha condannato la “guerra senza senso” della Russia in Ucraina chiedendo la fine delle “insopportabili” sofferenze dei civili. Bachelet ha anche chiesto il risarcimento per le vittime della guerra, precisando che dallo scoppio delle ostilità sono stati documentati più di 10.000 morti o feriti tra i civili in tutta l’Ucraina, con 335 bambini tra i 4.889 decessi. Nella sua ultima apparizione davanti al Consiglio per i diritti umani Onu, Bachelet ha lamentato che “mentre entriamo nel quinto mese di ostilità, il bilancio del conflitto in Ucraina continua ad aumentare”

Il sindaco di Sloviansk ha chiesto ai residenti rimasti di lasciare la città, dopo che i russi hanno intensificato i bombardamenti sulla città nel sud-est dell’Ucraina. “È importante evacuare quante più persone possibile”, ha detto Vadim Lyakh in un’intervista alla Reuters, secondo quanto riporta il Guardian. Aggiungendo che “144 persone sono scappate oggi, inclusi 20 bambini”. Sloviansk è uno dei principali centri abitati dell’oblast di Donetsk ancora sotto controllo ucraino. Il bombardamento di oggi ha provocato almeno 2 morti e 7 feriti.

La Russia ha realizzato due corridoi nel Mar Nero e nel Mar d’Azov per facilitare l’esportazione di grano: lo ha reso noto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, secondo quanto riporta RIA Novosti. “Stiamo adottando una serie di misure per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov – ha detto il ministro -. Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol è stato completamente eliminato”.

Sempre nel Mar Nero la Federazione ha schierato tre navi da guerra e due sottomarini, che trasportano un totale di oltre 30 missili da crociera Kalibr: lo ha reso noto su Facebook il Comando operativo meridionale di Mosca, secondo quanto riporta Ukrinform. “Nella parte nord-occidentale del Mar Nero, ci sono attualmente tre navi e due sottomarini pronte a lanciare più di 30 missili”, scrive il Comando in un comunicato

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