Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Monza, a conclusione di una articolata indagine condotta nell’ambito delle attività finalizzate a reprimere gli episodi di mala movida in questo centro, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di nr. 5 individui (nr. 4 liberi ed uno detenuto per altra causa), applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di nr. 4 di essi e dell’obbligo di dimora nel comune di Monza a carico di uno, tutti gravemente indiziati per lesioni in concorso aggravate dall’uso delle armi. I fatti risalgono allo scorso gennaio quando i militari intervenivano presso un bar della periferia sud di Monza, ove era stata segnalata una rissa con feriti. Le indagini, partite dall’analisi delle telecamere della zona e dall’incrocio delle numerose testimonianze raccolte, consentivano di ricostruire l’accaduto, ovvero una lite fra due comitive di giovani, nata all’interno del locale per uno sguardo di troppo e proseguita fuori. Qui gli indagati, tutti appartenenti allo stesso gruppo, salivano a bordo di una audi S3 e, con manovre spericolate, tentavano di investire le persone che sostavano all’esterno, seminando il panico. In seguito, scendevano dall’abitacolo quindi, prelevati dal bagagliaio spranghe, un coltello e uno sfollagente, aggredivano gli appartenenti all’opposta comitiva ed altri avventori (ancorchè estranei ai fatti), accanendosi indistintamente contro le vittime quando crollavano a terra tramortite dai colpi inferti. Fondamentali per le indagini sono state anche le perquisizioni effettuate nell’immediatezza dei fatti, che hanno consentito di rinvenire gli indurnenti utilizzati dagli indiziati nel corso dell’aggressione e l’analisi del traffico telefonico per localizzarne la presenza nei luoghi e negli orari compatibili con gli accadimenti di quella notte. Il Gip, in merito alle esigenze cautelari, evidenzia come si sia trattata di una violenta ed indiscriminata aggressione, premeditata e consumata con strumenti atti all’offesa per motivi di inquietante banalità, oltre al tenore delle minacce proferite dagli indagati (<è l’ultima volta che mettete piede qui dento! Venite qui così vi sparo!>). Durante l’aggressione sono rimaste ferite 6 persone (riscontrate soprattutto ferite da arma da taglio e trauma cranico) con prognosi, in un caso, superiore a 40 giorni. In esecuzione della misura cautelare del Tribunale di Monza, al termine delle formalità gli indagati – da ritenersi innocenti fino a sentenza irrevocabile – sono stati sottoposti rispettivamente agli arresti domiciliari e all’obbligo di dimora.
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