La semplicità del cuore e quel pezzo di sole in tasca che freme e chiede di illuminare il mondo, e così Rosalba Castoldi decise “La verità? Mi annoiavo tutto il giorno a casa da sola, abito in zona da un paio d’anni e un giorno ho deciso di iniziare a frequentare questo parco, che talvolta torna al centro delle cronache cittadine per episodi di degrado. Così ho iniziato a pensare a come migliorare il contesto. Subito ho immaginato qui seduti a popolare prati e viali pupazzi e giocattoli che riempiono la mia cantina e che una volta vendevo ai mercatini delle pulci. Spesso si tratta di peluche di notevole dimensione. Questo è un bel modo per liberare spazio in casa e per regalare sorrisi. Inoltre, così, do una mano anche all’ambiente”.
La fiaba si ripete ogni giorno con il bel tempo, il parco le panchine si popolano di pupazzi e di giochi, “dimenticati” per dare gioia, in un ideale “paese” immaginato dalla sensibilità.
“Avrò lasciato 300/400 oggetti tra pupazzi e giochi. Ora che le mamme sanno che sono io a regalarli, quando mi vedono mi fermano per ringraziarmi e per dirmi che i loro figli vengono più volentieri a passeggiare e a giocare qui al parco. E c’è anche chi mi fa richieste puntuali: una nonna cerca una bici per la nipotina, perché la sua vecchia due ruote si è fatta piccola. Vedrò di accontentarla. In cambio non voglio niente. Davvero, mi bastano i loro sorrisi di gioia e gratitudine”.
Rosalba Castoldi ha 75 anni ed è una ex commerciante nei mercatini. Ogni giorno, con il bel tempo, lascia sorprese sulle panchine sperando che qualcuno, meglio se un bimbo, le porti a casa. “Questa mia iniziativa mi rende felice, faccio contenta le persone e faccio girare l’economia del riciclo”, spiega.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano