Dal Duomo all’Arco della Pace, dai Navigli all’Isola, in città torna, tanto per fare scena, il divieto di utilizzare vetro e lattine all’esterno dei locali nelle principali aree della movida notturna. L’ordinanza del Comune, in vigore sino al 28 agosto dalle 22 alle 5 del mattino, prevede il divieto di vendere o somministrare cibi e bevande da asporto in bottiglie e contenitori di vetro o in lattina nelle zone considerate a rischio. Potranno essere utilizzati soltanto contenitori di carta o plastica previa spillatura o mescita delle bevande.
L’ordinanza, come spiega una nota del Comune, risponde a ragioni di sicurezza e di tutela dell’ambiente, del patrimonio culturale e si applica a tutte le notizie di esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita, attività commerciali, artigiani per asporto, pubblici esercizi, distributori automatici e street food. In realtà si tratta di un modesto stratagemma per provare a ridurre il livello di pericolosità della movida notturna, messa seriamente a rischio dalle baby gang e dagli extracomunitari irregolari, molto abituati all’alcol, e non solo.
Resta il nodo dei controlli, considerando la scarsa presenza dei ghisa in pattugliamento notturno, nonostante le recenti assunzioni da parte dell’amministrazione. Dopodichè, «siamo curiosi di sapere anche se questa divieto varrà anche per i minimarket bengalesi», osserva l’assessore regionale alia Sicurezza, Riccardo De Corato. Critico anche il consigliere comunale del Pd, Michele Albiani, Presidente della commissione Sicurezza e Coesione sociale. «Questa ordinanza rischia di non essere abbastanza efficace, visti gli altri anni in cui la maggior parte delle bottiglie di vetro venivano comprate in altri quartieri, per poi essere portate in zaini, sacchetti e persino valigie nelle zone dove ne era vietata la vendita. Il vetro andrebbe vietato in tutta la città dal tardo pomeriggio fino alla mattina, come già succede in molte citta europee», chiosa Albiani, invocando un coordinamento fra la giunta e i municipio (Fonte Libero)
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