Bimba appena nata operata per malformazione mano al Policlinico di Milano

Scienza e Salute

Una bambina di un giorno è stata operata all’ospedale Policlinico di Milano per ridare funzionalità alla mano affetta da una grave malformazione. L’intervento record, avvenuto al termine di una gravidanza normalissima in un nosocomio del Milanese, si è reso necessario perché il terzo dito della mano sinistra non si era sviluppato come doveva e sul quarto dito aveva una tumefazione di ben tre centimetri. La piccola, Matilde, è stata trasferita nella Terapia intensiva neonatale del Policlinico meneghino dove è stata attivata una virtuosa collaborazione tra i chirurghi pediatri dell’ospedale guidati da Ernesto Leva, e quelli della mano dell’Ospedale San Giuseppe (Gruppo MultiMedica) diretti da Giorgio Pajardi. Le due squadre hanno capito che nella tumefazione si nascondevano in realtà le tre falangi del quarto dito, rimaste “imbrigliate” durante lo sviluppo del feto, e in sala operatoria hanno ricostruito in parte le falangi e liberato le parti rimaste ‘intrappolate’. Lo ha reso noto lo stesso ospedale, precisando che “a livello scientifico sono stati descritti pochissimi casi di questo tipo, e quasi nessuno aveva ancora realizzato con successo un’operazione del genere su un bimbo così piccolo”. La bimba, Matilde, è infatti già a casa e sta bene e nei prossimi due anni dovrà essere sottoposta ad altri interventi per ricostruire completamente le dita e ridarle una vita il più possibile normale. “Questa prima operazione, però, era la più importante e delicata, e finora non era mai stata fatta su un bimbo di un solo giorno di vita – si legge in una nota del nosocomio – e Matilde l’ha affrontata davvero bene, tutto è andato per il meglio e non ci sono state complicazioni”. “Stiamo continuando a seguire sia lei, sia i suoi genitori, per controllare al meglio il dolore post-operatorio e per insegnare loro a gestire la situazione” ha spiegato il direttore del Dipartimento donna-bambino-neonato e della Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Milano, Fabio Mosca, aggiungendo che “ci saranno controlli continui per i prossimi due anni, anche in collaborazione con i colleghi dell’Ospedale San Giuseppe”. “Siamo molto lieti di aver messo a disposizione la nostra esperienza e il nostro know-how per il buon esito di quello che è stato un intervento del tutto eccezionale” ha dichiarato il direttore dell’Unità operativa di chirurgia della mano del San Giuseppe, Giorgio Pajardi, che da 26 anni ospita la più grande struttura in Europa dedicata alla mano del bambino con all’attivo, ogni anno, oltre 350 operazioni di microchirurgia pediatrica. “L’atto chirurgico, fondamentale in termini anatomici e ricostruttivi, è stato la prima tappa di un lungo percorso terapeutico che ora accompagnerà questa bambina nel suo sviluppo psicofisico” ha continuato, concludendo “il trattamento globale di pazienti di questo tipo, dalla diagnosi al momento della nascita, alla chirurgia e alla successiva riabilitazione specialistica, vede una perfetta integrazione fra le nostre competenze e quelle del Policlinico”.

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