Buon lunedì ai lettori, disputate ieri altre 4 delle rimanenti 7 partite in calendario, dopo i 3 anticipi di sabato.
Finisce 0-0 la sfida tra Cremonese e Sassuolo. Sotto gli occhi del tifoso grigiorosso Gianluca Vialli, il team di Alvini conquista il primo punto in questo campionato. Partita in cui si segnalano le reti annullate a Dessers (al 34′) e a Pinamonti a inizio ripresa. Tra i neroverdi spiccava l’assenza dell’infortunato Berardi. Nel corso del secondo tempo, entrambe le squadre si accontentano di portare al triplice fischio il pari a reti bianche.
Partita combattuta, gol (e autogol) spettacolari al “Picco” tra Spezia e Bologna. Ospiti subito avanti con Arnautovic, ma che finiscono sotto col colpo da biliardo da fuori (a fine primo tempo) di Simone Bastoni, che a inizio ripresa propizia anche la clamorosa autorete di Schouten. Al 64′, padroni di casa distratti e contropiede vincente del solito centravanti austriaco: finisce 2-2, un risultato che proietta i liguri a 5 punti. Il Bologna, ancora senza vittorie in quest’inizio di campionato, sale a quota 3.
Il 2-1 del Verona, risultato del Bentegodi contro la Sampdoria, è timbrato da Josh Doig, autore di una gara sensazionale e della rete decisiva. Primo tempo senza squilli fino agli ultimi 8′, in cui succede praticamente di tutto: al 40′ apre le danze Caputo con una splendida girata che lascia sul posto Dawidowicz e porta avanti i blucerchiati, ma nei tre minuti finali si ribalta il match: prima il pareggio grazie ad uno sfortunato autogol di Audero, poi il vantaggio firmato da Doig, al primo gol in Serie A. Nella ripresa la Sampdoria non alza i ritmi come ci si sarebbe aspettato, e ne approfitta il Verona, più volte vicino alla rete della sicurezza ma sempre negata da uno straordinario Audero, ultimo tutore di una sconfitta onorevole che rischiava di diventare disfatta.
Udinese-Roma, partita che vede la squadra di Mourinho a lungo in difficoltà contro una Udinese arcigna e tosta, tanto da andare in vantaggio dopo pochi minuti e non solo restarci, ma arrivare addirittura ad umiliare i giallorossi con un clamoroso poker finale, 4-0 che dice abbastanza palesemente come sia maturato. Roma che è rimasta in balia di una Udinese decisamente tonica, con agonismo, corsa e tecnica che appaiono inusuali per una “provinciale”, ma che guardando altri risultati di questo campionato e non solo, insegna che è tramontato definitivamente il tempo dei pronostici scontati, anche se una squadra è nettamente più quotata dell’avversario e schiera gente che si chiama Dybala, Abraham, Belotti, Spinazzola. E difatti inizia la serata magica dei friulani con Karsdorp, che letteralmente regala il gol del vantaggio a Udogie al minuto 5, Rui Patricio invece offre al 56′ quello del raddoppio a Samardzic. E nel finale, con i giallorossi ormai in disarmo, arrivano anche il tris e il poker, firmati rispettivamente da Pereyra al 75′ e da Lovric all’82. Un disastro e un’umiliazione totali. E a nulla serve la vena offensiva di Mourinho, che nella ripresa si affida al doppio centravanti Belotti-Abraham arretrando Pellegrini in mezzo al campo. Apprensione per le condizioni dell’inglese romanista, uscito dolorante a una spalla dopo uno scontro in area con Becão. La classifica, così, dice che l’Udinese raggiunge la Roma a quota 10. E che, in attesa dell’Atalanta domani, le nuove battistrada del torneo sono Napoli e Milan.
Turno che si concluderà questa sera, con gli ultimi 3 incontri in calendario: Monza-Atalanta e Salernitana-Empoli alle 18.30, Torino-Lecce alle 20.45
Arrivederci dunque a domani per gli ultimi commenti.