Quadrilatero della moda – Il caos nascosto sotto i gelsi

Milano

Nel pieno cuore del Quadrilatero, quartiere del centro di Milano, famoso in tutto il mondo per i più importanti negozi di moda e del fashion, si trova la fermata della M3 di Montenapoleone. L’area in superficie, via Croce Rossa, è da un po’ d’anni, un vero e proprio caos urbano. Pensare che in questi giorni si tiene la Fashion Week.

Via Croce Rossa, è uno slargo più che una via, orami pedonalizzata e sistemata in superficie da quando il 3 maggio 1990 venne aperta al pubblico la stazione della fermata M3 Montenapoleone.

Quello che possiamo vedere oggi è il risultato di un intervento di arredo urbano realizzato dopo la conclusione del cantiere della metropolitana. Si trattò dell’unico progetto di sistemazione in superficie ad essere realizzato dei tre previsti in quegli anni.

Il progetto aveva previsto un monumento, in questo caso, disegnato da Aldo Rossi con un’area pedonale.

Aldo Rossi la concepì come una sorta di architettura urbana e una scena teatrale. In un gioco di spazi tra le piante, i lampioni, le panche in pietra e le architetture presenti che racchiudono questo spazio urbano in modo estremamente geometrico e metafisico.

Oggi, come si vede dalle foto qui allegate, si presenta come uno slargo invaso da ogni possibile oggetto, perdendo completamente qualsiasi senso e soprattutto risultando molto caotica, anche difficile da attraversare a dire il vero. Bici, monopattini, moto, dehors, cartelli e alberi troppo folti rendono questo spazio urbano alquanto caotico.

Le piante, una meraviglia, sono quattro per lato e sono dei rigogliosi gelsi bianchi inframezzati da altrettanti lampioni (che in origine erano verde intenso ma che da anni sono stati colorati in grigio, peccato).

Il monumento dedicato al Presidente della Repubblica Sandro Pertini in un secondo tempo (inizialmente era solo una fontana), è ormai invisibile soprattutto da via Monte Napoleone (forse la cosa non spiacerà a molti visto che non è mai stato molto apprezzato). Si tratta di un cubo di otto metri di lato aperto verso via Monte Napoleone con una scalinata protetta da alte pareti laterali, tutto in marmo rosa, lo stesso usato per il Duomo. La larga scala usata come seduta e un po’ difficoltosa a causa degli scalini molto alti, porta ad una sorta di terrazza posto in alto forse difficile da raggiungere anche per gli addetti Amsa.

Come si vede, la “scalinata” è quasi sempre sporca e piena di rifiuti di vario genere.

Sul lato opposto a via Monte Napoleone, verso via Borgo Nuovo, vi è una fonte a forma triangolare che versa l’acqua in una vasca. Anche qui la situazione è a dir poco allucinante, anche perché il Comune ha concesso il parcheggio a moto e motorini davanti alla fontana, ma perché? Non sarà Fontana di Trevi, ma è comunque un monumento.

Le grandi fronde dei gelsi, dobbiamo dirlo, rendano piacevole una sosta sotto la loro ombra specie nei mesi estivi, ma forse, il Comune dovrebbe rendersi conto che la situazione sia un po’ sfuggita di mano. Possibile che per muoversi, turisti e cittadini, debbano affrontare mille ostacoli di ogni tipo? Possibile che un simile monumento sia così bistrattato? Tanto vale rimuoverlo. Perlomeno sistemare diversamente i dehors e eliminare ogni tipologia di parcheggio nella piazzetta. Qui sotto come appariva fino a pochi anni fa la piazzetta. Naturalmente questo “caos” si va a collegarsi a quello presente in tutta via Manzoni e soprattutto a quello di Piazza Cavour, dove più volte abbiamo segnalato la totale sciatteria.

Possibile che quest’area, così prestigiosa, sia così mal tenuta? Possibile che Armani, Versace, Grand Hotel et de Milan, Dolce e Gabbana, Valentino, Balenciaga eccetera, giusto per elencarne qualcuno, non si impongano per dare alla zona, compresa via Monte Napoleone, un aspetto adeguato? (Urbanfile)

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