Vediamo il buono delle elezioni di ieri. Positivo il ritorno ai seggi nel Nord mentre al Sud la percentuale é oramai poco sopra il 50%. Importantissimo il fatto che dopo un decennio di compromessi e accrocchi governerà chi ha deciso il popolo. Positivo anche il fatto che esista una maggioranza autosufficiente di centro destra per cui non si dovrà ricorrere a cambi di bandiera e campagne acquisti.
La vittoria, per quanto annunciata, della Meloni é un fatto storico. Ora la attendono prove di fuoco per dimostrare di saper governare e di essere un conservatore di stampo europeo. Il risultato molto negativo della Lega si deve alla conversione a forza di governo che è stata maldigerita da chi votava anni fa Salvini per protesta. La Lega scompare al Sud e questo dovrà far riflettere sull’abbandono delle battaglie federaliste. Di questo tonfo si è avvantaggiata al Sud Forza Italia che però al Nord, un tempo autentico serbatoio, prosegue il suo declino. Renzi e Calenda fanno un grosso risultato a Milano e Roma, ma ora si ritrovano con una misera pattuglia di deputati intruppati in una opposizione di sinistra/sinistra già pronta all’abbraccio PD M5S.
Nel sistema istituzionale italiano si intravedono 2 problemi: 1 la gente premia chi fa opposizione perché non ci sono mai forti leadership di governo. 2 il Parlamento è nominato da capipartito che premiano i loro fedelissimi senza dare rappresentanza ai territori, all’ascolto e alla capacità.
Ci sarà tutto il tempo per parlarne perché ora ci attende un mese e mezzo di liturgie e parrucconi: pur avendo votato molto chiaramente ieri dovremo attendere fine ottobre per avere un governo nella pienezza dei poteri.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.