PETIZIONE
I sottoscritti cittadini, residenti a Milano e nella città’ metropolitana di Milano, chiedono al Sindaco e all’ Amministrazione Comunale di Milano di sospendere l’applicazione del provvedimento “Area B”.
Siamo residenti , lavoratori, pensionati che ogni giorno si muovono all’interno della metropoli al di la di ogni posizione politica.
Usiamo le auto per esigenze di lavoro, familiari, di salute e spesso non abbiamo alternativa a tale modalità. Con Area B siamo privati del diritto di muoverci dall’oggi al domani.
Già in passato erano emersi dubbi sulla efficacia ambientale della misura che agisce solo in territorio milanese e solo su una quota percentuale di uno dei fattori che producono emissioni inquinanti. E anche obiezioni sulla iniquità di un provvedimento che discrimina chi non ha reddito per cambiare l’auto.
1)Gli effetti del caro energie su famiglie e imprese
Ma oggi il quadro è radicalmente cambiato alla luce del difficile momento economico che vivono le famiglie e le imprese milanesi. Siamo alle prese con l’aumento del costo dell’energia, del carburante, delle materie prime e dei costi di produzione, nonché con le incertezze tipiche delle “economie in tempo di guerra”.
Queste problematiche hanno innescato una spirale d’inflazione repentina ed imprevedibile, che si è abbattuta sulla vita quotidiana delle famiglie.
2)Le incertezze sull’economia e il lavoro.
Tutto ciò rende difficile programmare gli investimenti necessari per cambiare sia l’auto familiare che i mezzi aziendali, come era tra gli obiettivi del provvedimento stesso.
Le imprese sono costrette a sopportare costi aggiuntivi, imprevisti e onerosi, per salvaguardare le realtà produttive e, ⁰di conseguenza, il lavoro stesso, per permettere al nostro Paese di mantenere livelli di benessere sociale ed economico di standard europeo. Pertanto, non possono certamente sostenere i costi aggiuntivi richiesti dalle politiche ambientali volute dal Comune.
3) Per tali sopraggiunte ragioni le chiediamo di sospendere l’applicazione di Area B almeno per un anno.
4) L’Europa e gli Stati danno priorità alla emergenza economica, il Comune le segua.
La invitiamo anche a riflettere sul fatto che tutti i governi europei stanno adottano provvedimenti di deroga di direttive ambientali, spesso anche in coraggiosa controtendenza, atti a tamponare gli effetti e i costi della dipendenza energetica per le famiglie. Non ha molto senso che tali provvedimenti siano contraddetti da iniziative comunali.
5) Il risparmio energetico ha già abbattuto le emissioni
Le sottolineiamo che l’andamento dell’economia, nonché i provvedimenti per il risparmio energetico, hanno già sicuramente ridotto le emissioni inquinanti, così come i comportamenti poco rispettosi verso l’ambiente.
6) nel frattempo migliorare le misure di accompagnamento
La sospensione di un anno, che noi chiediamo, potrà anche consentire al Comune di studiare ed approfondire tutte le misure di accompagnamento necessarie, affinchè Area B non penalizzi e rechi disagi ai soggetti fragili: anziani, disabili e persone con difficoltà motorie. Inoltre il tempo aggiuntivo consentirà di perfezionare gli aiuti per le imprese e i ceti più deboli nella transizione ecologica.
Un anno di attesa permetterà, allo stesso tempo, di aggiornare le misure più efficaci per raggiungere quegli obiettivi fondamentali che UE, Regioni e Comuni si sono dati in materia di emissioni inquinanti e di scelte strategiche per la mobilità.
7)Più tempo per adeguare parcheggi di corrispondenza e trasporto pubblico
Infine, la sospensione di un anno consentirà al Comune di Milano e Atm di migliorare il servizio di trasporto pubblico, di approntare le necessarie aree di parcheggio ai confini di Area B e il rinnovamento in senso ambientale della flotta ATM. Si evitera’ così che il Comune imponga ai cittadini privati delle norme che in realtà egli stesso non riesce a rispettare. Consideri infine il danno patrimoniale arrecato ai proprietari delle auto cui si vieta la circolazione, che perderanno valore nel mercato dell’usato
Signor Sindaco, non le chiediamo di rinunciare all’obiettivo di un ambiente migliore, che rappresenta inequivocabilmente un valore per tutti i cittadini.
Le chiediamo di aggiornare a nuovi tempi e a nuove emergenze le misure delle politiche ambientali del Comune.
Le chiediamo altresì di guardare di all’interesse, e al benessere comune di tutti i cittadini, piu’ che alla sua pur legittima volontà di mantenere gli impegni politici assunti tempo fa, cioè quando l’Italia ed il mondo intero erano in condizioni politiche ed economiche molto diverse.
Le chiediamo la sospensione di Area B come atto responsabile e ragionevole.
Fabrizio De Pasquale
e I sottoscritti firmatari della presente petizione
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
sottoscrivo pienamente quanto richiesto dalla petizione, aggiungo che non capisco l’accanimento nei confronti del diesel ,che notoriamente ha emissioni di CO2 inferiori ai benzina. Quando arriveremo al tutto elettrico la nostra economia sarà completamente succube dei cinesi! E’ questo che vogliono i nostri politici? Con cosa sostituiranno i non proventi delle accise sui carburanti? Con che soldi pagheremo i milioni di cassintegrati, disoccupati, pensionati se l’economia andrà a rotoli?
Siamo circondati da tangenziali, coltivazioni intensive e allevamenti che producono montagne di PM e Co2. Se un auto ha superato la revisione più circolare dappertutto!
Se il Sindaco Sala vuole fare realmente qualcosa x l’inquinamento, pensi a rimodernare prima i riscaldamenti dei condomini sostituire i mezzi pubblici obsoleti, piuttosto che obbligare i residenti e/o lavoratori a una spesa enorme che molti non potranno affrontare. Vergogna. Avrà sulla coscienza parecchie famiglie.
Sala, che non è insensibile alle offerte di denaro ( vedi indagine con relativa condanna per il caso Expo 2015 ), ha sicuramente ricevuto qualche golosa offerta da parte, per esempio, di Stellantis.
Non ci sono altre spiegazioni visto che provvedimento è dettato da una base assolutamente ignorante in materia.
Le missioni di particelle inquinanti, da parte di tutto l’automotive, riguardano i 7,3% di totale.
Non si può spiegare a Sala certe cose.
La malafede e/o l’ignoranza dimostrata in materia non gli consente di ascoltare ragioni.
Deve intervenire il governo imponendo il prefetto di stralciare questa idiota norma.
Sono competente in materia e posso tranquillamente confrontarmi con chiunque me lo chieda.
Mi chiamo Luca Delaini, e il mio numero di cellulare è 335 37 1064