Dopo la chiusura del Teatro Nuovo, Sacchi: chiusure sale addolorano, impegno a lavorare con artisti

Milano

 Sul tema della chiusura del Teatro Nuovo di San Babila e del Teatro i, “la preoccupazione è assolutamente condivisa, mi addolora moltissimo il fatto che ci siano delle storie importanti, pluridecennali di teatri che volgono a termine le loro attività”. Lo ha detto l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, a margine della presentazione della mostra a Palazzo Reale dei calchi delle tre pietà di Michelangelo. L’assessore ha continuato sottolineando che “l’esperienza e il lavoro delle figure che hanno reso grandi questi teatri, a partire dal teatro i che ha fatto ricerca, ha fatto proposte di grandissima qualità nella prosa contemporanea, devono continuare a lavorare in solidarietà con l’amministrazione. Cioè terminare la gestione di una sala – ha proseguito Sacchi – non vuol dire uscire da una scena che ha bisogno di loro”. L’assessore ha annunciato il dialogo tra Comune e i titolari dei teatri: “Ho subito attivato un dialogo con i titolari e i responsabili che sono anche figure spesso artistiche che stimo e con le quali voglio continuare a costruire attività nel teatro” e ha sottolineato come il problema per le sale sia il caro energia: “la mia richiesta al futuro governo è di lavorare da subito sul caro energia che sta colpendo i luoghi della cultura. Questo lo farò non appena si insedia il governo e lavoreremo per questo” ha concluso Sacchi.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.