Il questore di Milano ha emesso quattro Daspo nei confronti di altrettanti ultras dell’Inter che lo scorso 29 ottobre, alla notizia dell’omicidio dello storico capo della curva Nord nerazzurra Vittorio Boiocchi, hanno costretto parte degli spettatori a lasciare il secondo anello dello stadio mentre era in corso la partita Inter-Sampdoria. Omicidio Boiocchi, individuati ultras che hanno fatto svuotare Curva Intanto, il procuratore di Milano, Marcello Viola, che coordina temporaneamente anche il pool antiterrorismo, ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati al momento, sullo svuotamento della Curva nord dell’Inter. Il fascicolo, al momento “a modello 45”, da quanto si è saputo, è un “contenitore” nel quale entreranno gli accertamenti della polizia su quanto successo sabato scors, ma anche analisi più ampie sui gruppi ultrà. Già oggi la Questura ha spiegato che, a seguito degli accertamenti della Digos, sono stati anche denunciati per il reato di violenza privata i quattro ultras, sottoposti a Daspo, “artefici dello sgombero coattivo del secondo anello della Curva”. Dunque, con queste denunce degli investigatori per i quattro ultras il fascicolo conoscitivo si trasformerà a breve in un’inchiesta con indagati per violenza privata.
Omicidio a Milano, storico capo ultras dell’Inter ucciso in un agguato Nel frattempo, il pm Paolo Storari sta portando avanti le indagini, condotte dalla Squadra mobile, sull’omicidio di Boiocchi, freddato a colpi di pistola da due killer. Ed è aperta da tempo in Procura, anche a seguito degli scontri tra tifosi prima di Inter-Napoli nel 2018 (era morto investito Daniele Belardinelli), anche un’indagine sul mondo delle curve, su presunti traffici illeciti, tra droga, bagarinaggio e parcheggi, e racket sulle attività legate allo stadio Meazza.Vietati gli striscioni per il match contro il Bologna. La Questura ha deciso che il 9 novembre, in occasione di Inter Bologna, in curva non potranno essere portati striscioni, bandiere, megafoni e tamburi. La decisione è stata presa dal Gruppo operativo di sicurezza della Questura, anche su indicazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il divieto ha un carattere di unicità per la modalità scelta: in passato era stato deciso di “chiudere” la curva in risposta a gesti razzisti nei confronti dei calciatori.
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