Il commento di Luciano: 13a giornata di serie A

Sport
Buona settimana ai lettori, si chiude anche questa giornata prima dell’ultima di quest’anno. La 14a si giocherà a ridosso del turno appena concluso, con un infrasettimanale e subito dopo la 15a, che lascerà il campo ai mondiali in Qatar e rinvierà al Gennaio 2023 la ripresa di ogni discorso su scudetto e retrocessioni. Nel frattempo, analizziamo le restanti 5 partite in calendario della giornata conclusa ieri. 
Il Bologna ribalta il Torino al Dall’Ara, grazie ai cambi. Orsolini e Posch regalano la terza vittoria consecutiva (2-1) agli emiliani, inutile per i granata il gol nel primo tempo di Lukic su rigore.
Ritmi blandi nel primo tempo, si fa preferire il Bologna che fa tanto possesso palla, sbattendo però contro la retroguardia del Torino. Al 23′ l’episodio chiave per i granata: fallo ingenuo in area di Lucumì su Miranchuk, dal dischetto il solito Lukic che con una rasoiata precisa fulmina Skorupski.
Nella ripresa Thiago Motta cambia la partita inserendo Orsolini, Vignato e Soriano, gol per il primo su assist del secondo per il pareggio al minuto 65′, e un passaggio vincente anche per il terzo al 73′ a premiare il perfetto taglio in area di Posch. Una vittoria arrivata grazie alla profondità di una rosa finalmente coinvolta e presente, che conquista la terza vittoria consecutiva e sale a 16 punti, a -1 proprio dagli uomini di Juric che mancano una grande occasione per il salto di qualità.
Grazie ai gol firmati da Carlos Augusto al 68′ e Colpani al 90′, il Monza si rialza e ritrova il sorriso rifilando un secco 2-0 al Verona allo U-Power Stadium. Vittoria meritata perla squadra di Palladino, agevolata senza dubbio dall’inferiorità numerica dell’Hellas, costretto a giocare in dieci uomini dal 27′ a causa dell’espulsione di Magnani (rosso diretto per fallo da ultimo uomo su Mota Carvalho): i biancorossi salgono così a quota 13 punti, a +7 sulla zona retrocessione. Altra sconfitta invece per la formazione di Bocchetti, che rimane da sola all’ultimo posto in classifica con soli 5 punti dopo 13 giornate. Il pomeriggio di festa del Monza, che ha riabbracciato Pablo Marì (ferito durante gli accoltellamenti al centro commerciale di Assago), seduto in tribuna ad assistere alla partita, è guastato dall’infortunio rimediato da Sensi nel finale: lo sfortunato centrocampista, ex Inter, rimasto a terra dolorante dopo un duro intervento di Sulemana, è stato costretto a uscire in lacrime e in barella.
Lazio – Roma 1-0 gol di Felipe Anderson

 

Derby della capitale all’Olimpico, Roma e Lazio incrociano le spade in un duello che in ogni caso vedrà una delle due, o entrambe, perdere terreno nei confronti della coppia di testa, e anche di chi sta di fianco o appena dietro, alias Inter e Juventus impegnate nel derby d’Italia.
La Lazio continua la sua corsa nelle prime posizioni di classifica, con la squadra di Sarri che batte la Roma 1-0 e si aggiudica un derby dalle poche emozioni. Roma che ha delle chance interessanti in avvio di gara, ma non è concreta con Abraham Zaniolo. Poi ci si mette Ibañez (partita horror la sua) che fornisce lui l’assist a Felipe Anderson che da quella posizione non può sbagliare. Nella ripresa non c’è una vera reazione da parte dei giallorossi che, forse scarichi dopo la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta di Europa League, non hanno la forza di rendersi davvero pericolosa dalle parti di Provedel. Resta un brutto ko per la squadra di Mourinho che resta fuori dalla zona Champions anche se la classifica resta corta.
E arriviamo alle (quasi) comiche finali, con l’Inter che torna alle antiche pessime virtù, ovvero gioca un primo tempo a petto in fuori spaventando la Juventus, fallendo due-tre occasioni da leccarsi i baffi e assumendo un atteggiamento che sembra voler dire “visto? occhio che se appena facciamo sul serio la vinciamo”. Invece non lo fa, e come nel campionato scorso, cincischia, trotterella con sufficienza come se si trovasse di fronte il Victoria Plzen. Ma la Juventus, pur senza 3-4 pedine rilevanti (Dimaria, Chiesa, Vlahovic tanto per non far nomi…), è altra cosa e non è mai prudente prenderla sottogamba. Così, visto che l’Inter sembrava non voler affondare in avanti, convinta che prima o poi là davanti qualcuno l’avrebbe messa, si è fatta coraggio e ha provato a fare quello che all’Inter non era riuscito per un nulla. E incredibilmente ci riesce, al primo tiro in porta, dopo quasi un’ora di gioco, al 52′ : Kostic riparte dalla sua metacampo e si fa 80 metri palla al piede, prima di metterla in mezzo per l’accorrente Rabiot: destro all’angolino e bianconeri avanti! Non solo, ma 10 minuti più tardi avrebbe raddoppiato con Danilo, ma il VAR rileva tocco di mano dello stesso, e l’arbitro Doveri annulla. Il raddoppio però arriva sul serio, all’84’, dopo che Kostic aveva colto un palo pochi minuti prima:  grande chiusura di Bremer, contropiede bianconero e altro assist di Kostic per l’accorrente Fagioli, che buca di nuovo Onana, 2-0 e buonanotte a chi totterella. Inter che si guarda in faccia, senza mandarsi a quel paese, ma le facce dicono chiaramente “ma che cavolo abbiamo combinato?” . In effetti, perdere una partita simile senza accorgersi che la si poteva vincere senza nemmeno troppo faticare, significa ancora una volta carenza di maturità e incoscienza, perché i nerazzurri hanno potenzialità ben maggiori di quanto è sembrato nel secondo tempo di questa partita. Ma ormai è inutile piangere sul latte (malamente) versato, resta da recitare un solenne mea culpa e alla prossima guardarsi meglio sia in faccia che in campo, dicendosi a vicenda che quello che c’è da fare bisogna farlo, perché si è perfettamente in grado di farlo.  Intanto i punti dal Napoli diventano 11, un abisso che lascia acceso soltanto una flebile fiammella chiamata matematica.
E’ tutto per questa tornata, ora sotto con l’infrasettimanale per la 14a, poi tutti in poltrona per il mondiale davanti alla tv!

Arrivederci a Gennaio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.