Borseggiatrici a Milano – una situazione insostenibile: revisione dell’ultima circolare del 30 maggio?

Milano

Quello delle borseggiatrici a Milano è un problema sempre più grave e mal affrontato dall’amministrazione PD. Ogni giorno centinaia di cittadini e turisti vengono derubati mentre salgono o scendono dalla metro da flotte di borseggiatrici rom che agiscono impunemente.

Questa situazione ha iniziato a creare un grande disagio poiché a causa dell’articolo 146 del codice penale, si consentiva alle borseggiatrici incinte o madri di bambini di età inferiore ad un anno di evitare il carcere e di posticipare la carcerazione in un secondo momento.

Le borseggiatrici, quindi, erano lasciate libere di delinquere, senza che potessero subire alcuna conseguenza immediata e diretta.

Le squadre antiborseggio e le aggressioni nella metro

Ha destato particolare scalpore il caso di Cristina Irrera, giovane influencer famosa su TikTok, aggredita da borseggiatrici a Milano perché aveva allertato un uomo che stava subendo un furto.

Le borseggiatrici rom hanno tirato i capelli alla giovane ragazza e le hanno graffiato le mani. Un episodio di inaudita violenza effettuato da donne che delinquono ogni giorno ma che si sentono allo stesso tempo padrone della situazione.

A fronte di questa situazione a dir poco drammatica, diversi cittadini milanesi hanno deciso di intervenire.

I cittadini volontari utilizzano megafoni e fischietti per avvertire i passeggeri di prestare particolare attenzione e per scacciare via le borseggiatrici.

Anche il dialogo con le forze dell’ordine è costante per cercare di trovare una soluzione a questa situazione.

La petizione: “MilanoBellaDaDio” e “Furtieborseggi”

Con una petizione nell’Aprile del 2022 hanno richiesto di modificare la circolare della procura di Milano del 2016 e di non permettere alle borseggiatrici, in qualsiasi condizione, di evitare la carcerazione.

La petizione ha avuto un grande riscontro e il 30 maggio la circolare è stata modificata da una nuova ordinanza che ha reso obbligatorio l’ingresso negli istituti penali di donne gravide o con figli fino a un anno in presenza dell’ordine di esecuzione di un arresto.

Purtroppo, nell’estate del 2022 una donna incinta detenuta a San Vittore ha perso il proprio figlio che è nato morto. A seguito di questa morte si è proceduto con un’interrogazione parlamentare dei deputati del PD in commissione Affari Sociali alla Camera.

Il PD ha richiesto di rivedere l’ultima modifica del 30 maggio che prevede almeno una notte di carcere per le borseggiatrici. Sono moltissime però le persone che desiderano che non ci sia alcuna revisione della circolare.

È fuori discussione che se le borseggiatrici non andranno incontro ad alcuna conseguenza per le proprie azioni continueranno ad agire e a mettere in pericolo moltissimi cittadini e turisti.

Tutto questo oggi non è accettabile.

1 thought on “Borseggiatrici a Milano – una situazione insostenibile: revisione dell’ultima circolare del 30 maggio?

  1. sono i politici finche’ non vengono colpiti direttamente, gli avvocati e soprattutto i giudici che permettono questo scempio, chi ha detto che una donna incinta possa delinquere impunemente come le pare?

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