Ci voleva il morto, mi si perdoni la franchezza brutale, perché il comune si rendesse conto quanto le strade in prossimità delle scuole possano essere pericolose. Il peccato originale è sempre lo stesso, cioè di pianificare preventivamente per ovviare incidenti e traffico. Ma pare proprio che con l’apertura delle scuole, nulla sia stato fatto o, come dice Scavuzzo, la vice Sindaco, esiste l’ennesimo tavolo per studiare il problema. E fa ridere l’apertura di tanti tavoli come ad esempio quello dei rumori o del Welfare, che hanno un inizio e mai una fine.
Queste le parole della Vice sindaco:
“ Sulle misure per mettere in sicurezza le aree intorno alle scuole c’è un tema di priorità e urgenza ma anche di fattibilità. Abbiamo bisogno di abituare le comunità circostanti gli istituti alle ‘strade scolastiche’”, il piano che prevede di chiudere totalmente o in parte le strade vicino alle scuole per renderle più sicure nel momento di uscita e ingresso degli alunni. “Tutti ne devono comprendere l’importanza perché serve responsabilità da parte di tutti”. Così la vicesindaco e assessore all’Istruzione, Anna Scavuzzo, a margine del sopralluogo della commissione Educazione-Food Policy nella ex scuola di viale D’Annunzio 15, riguardo alle misure da mettere in campo per mettere in sicurezza le aree intorno alle scuole, anche a seguito dell’incidente mortale di ieri. “Questo processo va accompagnato – ha spiegato -. Fa parte del concetto di strada scolastica anche la consapevolezza che non si può parcheggiare sugli scivoli o sulle strade pedonali, che non si possono abbandonare l’auto e i monopattini sui marciapiedi”. In merito alle dichiarazioni di alcuni consiglieri che chiedono interventi urgenti di messa in sicurezza delle aree intorno alle scuole, la vicesindaco ha detto di essere disponibile al confronto e che “attualmente sono diverse le sperimentazioni in atto e i progetti pilota avviati dall’assessore alla Mobilità, Arianna Censi. Siamo tutti concordi rispetto all’orientamento, dobbiamo trovare il modo per realizzarlo in modo corretto il prima possibile”. “Già è buono che ci siamo resi tutti conto dell’importanza di questo tema – ha sottolineato -. Le strade scolastiche rendono i quartieri più vivibili e complessivamente la vita delle famiglie e delle comunità scolastiche molto più sostenibile di quella che è oggi. Si fanno anche dei sacrifici se la cosa funziona e ne vale la pena”. Ritornando sulla morte di Luca Marengoni, Scavuzzo ha commentato: “Ci ha colpito molto. Emerge, da una parte, la necessità di fare un’educazione stradale sempre più responsabile, non paternalista. I ragazzi devono avere da parte nostra un messaggio che trasmetta quanto è importante stare attenti sulla strada. D’altra parte, stiamo lavorando in modo che la città rallenti la velocità dei veicoli, anche per rendere il traffico più fluido”. “Queste due cose vanno fatte insieme: rivedere la mobilità della città in modo che sia più sostenibile e lavorare sui temi dell’educazione stradale. Noi lo facciamo, sia con la direzione educazione, sia con quella della polizia stradale. Ma, purtroppo, non basta mai e tragedie come quella di ieri sono fatalità”, ha commentato.
– Per quanto riguarda il cantiere della scuola di via Gattamelata “abbiamo fatto lo stato avanzamento lavori a fine settimana scorsa. Sono molto ottimista rispetto al recupero dei tempi, che sono stati ritardati. Con il nuovo anno avremo una buona ripartenza. Ci sono una serie di progetti su tutto quel quadrante”.
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