Alta tensione Italia-Francia – Sorgi: vogliono affossare le destre. Minzolini: futuro nero per l’Ue

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Marcello Sorgi, editorialista ed ex direttore de La Stampa, è ospite nella puntata del 10 novembre di Stasera Italia, programma televisivo preserale di Rete4 condotto da Barbara Palombelli, e commenta la rottura dei rapporti tra Italia e Francia dopo la presa di posizione del ministro dell’Interno di Parigi sui migranti, parole che hanno trovato la ferma reazione di Matteo Piantedosi e Antonio Tajani: “Le nostre relazioni con la Francia sono state altalenanti da un po’ di anni a questa parte. La crisi dei gilet gialli con Luigi Di Maio che andò a partecipare ad una di quelle manifestazioni che incendiavano il centro di Parigi fu una crisi persino più pesante di questa, con il ritiro dell’ambasciatore. Da allora in poi c’è stata una faticosa ricostruzione che ha portato al Trattato del Quirinale, una ricostruzione che si è intestato soprattutto Sergio Mattarella e che è morta con quanto successo sui migranti. Mattarella non sarà affatto felice di quanto accaduto, però deve fare i conti con la realtà”.

“Dobbiamo capire – continua Sorgi – che cosa vuole fare l’Italia con la Francia e con l’Europa, perché può essere che ci sia un certo pregiudizio nei confronti dell’Italia, che è il primo grande Paese in cui approda un governo guidato dalla destra radicale. Ci può essere una convenienza da parte degli altri Paesi a tenerla ai margini. Il nostro obiettivo e la nostra convenienza sarebbe quello di stare aggrappati il più possibile all’Europa. Ci sono due cose che dipendono dalla Ue, la manovra e la riscrittura del Patto di Stabilità, le regole per ridare indietro i soldi del debito pubblico che abbiamo aumentato negli anni del Covid e della guerra. Se queste regole diventano molto stringenti – chiosa il giornalista avvertendo il governo Meloni – l’Italia è in un guaio”.

Sempre nella stessa trasmissione per parlare dell’argomento viene interpellato anche Augusto Minzolini, direttore de Il Giornale, che vede un futuro nero per l’Unione Europea dopo lo strappo tra Parigi e Roma: “Quello che di fatto non è accettabile rispetto ad una vicenda di questo tipo venga risposto facendo saltare un accordo. Se per caso noi andiamo avanti in questa maniera miniamo le basi della solidarietà nell’Unione Europea, rischiamo di creare un problema ancora più grosso. La Francia, rispetto agli impegni presi, aveva accettato solo 38 immigrati dell’accordo generale, non era nella condizione migliore per essere così attenta alle parole usate da noi. Penso che sia interesse di tutti che quando gli accordi vengono presi a Bruxelles debbano essere rispettati. Se si comincia così – avverte Minzolini – l’esempio francese potrebbe essere seguito da un altro Paese su un altro tema e i problemi inizierebbero a diventare sempre più grossi”.

Il Tempo

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