Un’inchiesta condotta da Max Laudadio per Striscia la Notizia , qui ripresa da Il Giornale, rivela l’esistenza a Milano di un’intensa attività criminale che gestisce il traffico di clandestini verso le principali città europee.
Clandestini verso l’Europa
Un traffico che si concentra in modo particolare nella stazione degli autobus di Lampugnano, a Milano, dove sono state effettuate le riprese del servizio andato in onda su Canale 5. Gli individui che gestiscono gli spostamenti, infatti, si appoggiano ai pullman che partono dal terminal, a bordo dei quali vengono fatti salire e trasferiti in tutta Europa clandestini dotati di documenti falsi. Truffa molto complessa da rilevare per chi si occupa di effettuare i controlli. “Non essendo un ufficiale, il mio autista non è in grado di capire se il documento è falsificato o regolare“, rivela al celebre tg satirico il titolare di una società di pullman.
Laudadio rivela che il crimine non è da imputare a un’unica banda, bensì a più gruppi di persone che agiscono seguendo il medesimo modus operandi. Con l’utilizzo di un complice, che si finge interessato a raggiungere la Francia, è possibile carpire informazioni da uno dei trafficanti. “250 euro a persona”, spiega l’extracomunitario, “e tu andrai a Parigi”. “Non c’è problema coi documenti?”, chiede il finto “cliente”. “Non c’è problema, faccio tutto io, tu dammi i soldi prima”. Il giovane straniero mette in contatto il richiedente con un complice tramite cellulare con lo scopo di tranquillizzarlo circa la buona riuscita dell’operazione. Anche quest’ultimo conferma tutto: nessun problema neppure alla frontiera. “Questo è il mio lavoro, fratello”, conclude l’uomo al telefono.
Poco tempo dopo la definizione della trattativa arriva un altro giovane, presumibilmente appartenente a una seconda banda. Compresa la situazione, aggancia subito il presunt oclandestino.”Guarda quelle persone. Stanno partendo, capito?”. “Lavorate molto velocemente”, replica il complice.”Una volta che abbiamo i soldi si parte”, conferma lo straniero, “questo è il nostro business”.
Il clima di paura
La situazione alla stazione di Lampugnano è particolarmente tesa, come confermano alcuni autisti in sosta intervistati dal tg satirico. “È un affare da cui tenersi ben lontani, per questioni di sicurezza”, commenta uno. “Alcuni dei nostri colleghi sono stati minacciati: ‘So dove abiti, vengo lì è ti brucio la macchina’”, racconta un secondo conducente. Minacce a cui sono seguiti atti concreti: “Uno ha trovato la macchina coi vetri rotti, un altro tutta rigata…”. “Qua siamo a casa loro, siamo messi molto male”, conclude amaramente. Una stazione diventata terra di nessuno, all’interno della quale risse e aggressioni sono all’ordine del giorno.
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