“Oggi Giana si lamenta che la Finanziaria è arrivata tardi. Vorrei ricordare, all’Amministratore Delegato di Atm, che lui dovrebbe lamentarsi del precedente Governo, non di quello attuale! Perché, per esempio, il numero 1 di Atm non si rivolge al suo Sindaco che faceva parte della coalizione che guidava, fino a pochi mesi fa, il Governo con il Premier Draghi? Perché si augura investimenti, peraltro per risanare debiti fatti nel 2021, solo con l’attuale Governo e dopo così poco tempo? L’Ad parli chiaro, non si nasconda dietro nessuno. Il Presidente del Consiglio Meloni, glielo ricordo nel caso in cui non lo avesse ancora capito, è in carica da meno di un mese! Perché il biglietto della metropolitana, da quando governa il centrosinistra è passato da 1 euro a 2, contrariamente a quanto fatto dalle Giunte di centrodestra che lo avevano lasciato ad un solo euro? Il fatto che Giana si lamenti sulle perdite del 2021 non vorrei che sia l’ennesima scusa sua e del centrosinistra per aumentare, ancora una volta, il costo del biglietto per il trasporto pubblico locale di Milano”. Lo dichiara Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia commentando le le dichiarazioni rilasciate oggi dall’amministratore delegato di Atm Arrigo Giana durante l’evento ‘Milano Direzione Nord’.
Giana ha dichiarato:
“Stiamo affrontando ancora oggi una situazione in cui abbiamo ancora un 22-23% in meno di passeggeri sul Tpl e abbiamo una previsione di rincaro dei costi dell’energia di quattro volte tanto. È chiaro che la somma di questi due effetti ci fa ipotizzare una situazione 2023 molto problematica, ci auguriamo che nelle discussioni di queste ore il Governo ne tenga conto e salvaguardi quei fondi che sono stati ipotizzati a sostegno delle aziende per tutelare i conti economici delle imprese rispetto al caro energia. Il Governo in questo momento, da quello che ci risulta, nella bozza di finanziaria ha previsto 850 milioni circa per il ripiano delle perdite che abbiamo subito negli anni scorsi – ha proseguito- . Sarebbero stanziamenti per il 2023 ma si riferiscono alle perdite di passeggeri che abbiamo avuto nel 2021. Quindi con un ritardo di quasi due anni, che già è un tema per noi. Altri fondi ci sono: ci risulta 450-500 milioni per il caro energia”. Giana ha poi auspicato che “questi soldi vengano mantenuti perché non è affatto scontato: se il Governo dovesse fare delle scelte, ci auguriamo che siano scelte a favore del Tpl e quindi che sul Tpl ci sia un investimento. Ci auguriamo poi che questi soldi vengano redistribuiti in maniera tale che, sia in termini di tempi che di criteri di ripartizione, possano servire subito alle aziende ed essere immediatamente un aiuto”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845