Autonomia, Calderoli: sei mesi di ricognizione poi LEP e costi standard. Meloni: in un quadro di riforme.

Attualità

“Il Governo vuole favorire l’attuazione dell’autonomia differenziata in tempi rapidi, in un quadro più ampio di riforme per rafforzare e ammodernare l’assetto Stato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni intendendo in video collegamento al Festival delle Regioni a Palazzo Lombardia. “Non sarà mai un pretesto per lasciare indietro una parte del territorio”, ha ribadito. L’obiettivo è quello di “migliorare efficienza e qualità dei servizi e colmare i divari. Non dobbiamo creare disparità. È necessario, prosegue il presidente Meloni, “partire dalle storture, mi riferisco alla riforma del titolo V che su molte materie ha aumentato la conflittualità, con tutto quello che comporta in termini di lungaggini ed efficienza”.#

“In legge di stabilità”, è stata prevista “una cabina di regia, che farà una ricognizione” sull’attività dello Stato e delle Regioni. “Forse è la volta buona che riusciamo a chiarirci cosa è meglio che faccia lo Stato e cosa le Regioni. Sei mesi di ricognizione e poi inizieranno a uscire i livelli essenziali delle prestazioni, costi e fabbisogni standard. Ho messo provocatoriamente una bozza sul tavolo altrimenti non si sarebbe mai partiti”. Lo ha detto il ministro agli Affari regionali e autonomie, Roberto Calderoli, nel corso del suo intervento al Festival delle Regioni a Palazzo Lombardia. Negli incontri svolti sull’autonomia regionale “è emerso che su un’esigenza assoluta ci fosse un accordo: prima bisogna definire i livelli essenziali delle prestazioni, poi si può parlare di costi fabbisogni standard e trasferimenti”, ha anche detto il ministro.

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