Le diseguaglianze tra le persone e i territori costituiscono le più gravi fonti di inefficienza economica e il PNRR consente di affrontarle in modo nuovo, integrando politiche per la crescita e politiche di coesione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del suo intervento alla Villa Reale di Monza per il Festival delle Regioni. “Nell’attuazione del Piano – ha detto Mattarella – le Regioni sono chiamate a fornire un importante contributo. Il prossimo anno il Piano è destinato a entrare nel vivo degli investimenti infrastrutturali che ne costituiscono una componente fondamentale. Non dobbiamo nasconderci le difficoltà sottese a questo impegno che coinvolge tutti i livelli di Governo. La spesa per investimenti nell’ultimo decennio, a motivo delle note ristrettezze di bilancio, è stata ridimensionata in misura considerevole così come sono state fortemente ridotte le assunzioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Queste circostanze hanno concorso a ridurre la capacità di spesa delle amministrazioni nel settore degli investimenti. Questi temi sono oggetto di attenzione da parte del PNRR. I massicci finanziamenti erogati dalla Commissione europea sono destinati esattamente ad accelerare l’infrastrutturazione del Paese colmando i divari che ho prima ricordato, a partire da quello tra il Nord e il Meridione. Si registra un’ampia condivisione in ordine alla necessità di completare il programma di riforme e, per quanto riguarda gli investimenti, di considerare un’assoluta priorità gli obiettivi individuati dal Piano per far crescere l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’uguaglianza. Dinanzi a sfide di questa portata è richiesto l’impegno convergente delle istituzioni e di tutte le forze politiche e sociali. Un impegno – ha concluso i lCapo dello Stato – che abbiamo assunto in sede europea e che va, ovviamente, onorato. Opportunamente il Presidente Fedriga ha definito il PNRR “un momento straordinario di potenziale sviluppo del nostro Paese”. E va apprezzata la disponibilità della Conferenza a contribuire all’attuazione del Piano favorendo l’integrazione di tutte le politiche pubbliche e uno sviluppo omogeneo dei territori. La leale collaborazione e la disponibilità al dialogo, al confronto e alla collaborazione che le regioni manifestano meritano di essere fatte proprie da tutti nell’interesse dell’Italia”.
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