FEMMINICIDIO – IL COLORE DELLE PAROLE

Cultura e spettacolo

Considerata la storia, il primo caso di femminicidio  risale all’epoca romana e la prima vittima fu Annia Regilla,moglie di Erode l’attico. Nell’antica Roma vigeva una condizione pariarcale in cui la figura femminile, spesso vittima di violenza fisica e psicologica, era subordinata a quella maschile, .

Spostandoci ai giorni nostri, secondo i dati ISTAT sono stati  calcolati 104 casi di femminicidio nei primi undici mesi del 2022, una percentuale dell’85% come sostengono anche i dati di  D.i.Re, associazione contro la violenza sulle donne.

Importante ed illustre  è il progetto “Il colore delle parole”, ideato e realizzato dalla  professoressa Patrizia Chiodini, presso la galleria Gli eroici furori, luogo dedicato all’arte che quest’anno festeggia dieci anni, ubicato in zona centrale a Milano ed allestito dalla gallerista Silvia Agliotti.

Come sosteneva il semiologo Umberto Eco: ”Le parole non esistono, esiste solo il loro significato”.

“Esiste un’associazione e percezione  soggettiva tra parole e colore”, spiega la professoressa Chiodini.

Vittima e carnefice. Amore, odio. Cosa spinge in realtà a compiere gesti estremi ,ingiustificabili ed assurdi?

Passione, amore, ossessione, ira, paura, diverse sono i termini associabili alla Capsul collectione sul femminicidio.

“Esaminando il progetto, si nota come dal punto di vista semiologico esiste un segno (colore) associato ad una parola (significante) che racchiude vari significati, formate da quattro percentuali diverse (emozioni, pensieri, sogni, ricordi). Questo metodo è associabile a quello che si usa per creare un colore formato dalla somma dei quattro colori primari (ciano, magenta, yellow, black)” -continua Patrizia Chiodini.

Ciascun colore, associato alla parola, collegata al concetto di femminicidio è il nostro che sentiamo, percepiamo ed avvertiamo, la parola colore va letta, guardata, interpretata ed elaborata, è soggettiva e rappresenta qualcosa per noi ed in noi.

Osservando le varie e diverse  fotografie si nota che alla parola femminicidio sia stato associato il colore rosa ma un rosa  elettrico e forte perché rappresenta un grido.

In tutti i casi il numero da comporre in caso di necessità e pericolo è il 1522.

Il progetto è attivo anche online ed è stata creata una pagina web in cui è possibile  scrivere parole sul femminicidio abbinate ad un preciso nostro  colore.

Linda Tarantino

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