Domande scomode a Bersani, Majorino, Putin, ma il silenzio non è una risposta

Attualità

Domande scomode senza risposta. Le domande dell’uomo comune che non possono avere risposta se non ammettere realtà che il buon senso rifiuta, la legge rifiuta.

Voi lo avete visto Bersani? È spesso ospite nelle trasmissioni di La7”. Così Paolo Mieli a In Onda. Eppure fa parte dello stesso partito – Articolo 1 – di Antonio Panzeri, ex europarlamentare arrestato nell’ambito del Qatargate e definito “l’anima criminale” dello scandalo che sta travolgendo la sinistra italiana ed europea. “Non si è visto – ha aggiunto Mieli – così come resta in silenzio Romano Prodi”. Bersani sempre pronto a pontificare su tutto e tutti è sparito. Penserà “Mica devo spiegare io…e poi che dico?” Majorino, dalla Gruber, euro parlamentare in essere, usa le parole per glissare, ripetere per l’ennesima volta, che la sanità lombarda fa schifo…ma suvvia il Qatargate non lo riguarda e a domande puntuali, fa capire che lo scandalo è “altro”, lui è l’unto dal Signore per un cambiamento radicale in Lombardia.

Potenza del silenzio…ma la sporcizia rimane.

Il Presidente ucraino Zelensky osserva “Bakhmut è il punto più caldo dell’intero fronte, 1300 km di ostilità attive. Da maggio gli occupanti hanno cercato di piegare la nostra Bakhmut, ma il tempo passa e Bakhmut sta spezzando non solo l’esercito russo, ma anche i mercenari russi che sono venuti a sostituire l’esercito sprecato degli occupanti. La Russia ha già perso quasi 99mila dei suoi soldati in Ucraina. Presto ci saranno 100.000 vittime degli occupanti. Per cosa? Nessuno a Mosca può rispondere a questa domanda. E non lo faranno” (fonte Vista)

Quasi che con il silenzio evaporasse la realtà.

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