L’appello di Mete onlus “Dobbiamo aiutare le donne iraniane”

Esteri

In questi giorni stiamo assistendo ad una ribellione, in Iran si scende in Piazza per protestare in difesa di Masha Amini, morta per una ciocca di capelli. Tante altre sono le uccisioni che stanno avvenendo. Auspichiamo una presa di consapevolezza da parte delle Autorità preposte per un immediato intervento. Accogliamo quotidianamente la paura da parte delle iraniane, chiedendoci di sostenerle, ed essere loro voce. Lo faremo in ogni sede, anche scendendo in piazza. Non possiamo più consentire che tante donne muoiano private della loro libertà”. E’ l’appello di Giorgia Butera, Presidente di Mete Onlus. “Ed è per queste ragioni, che abbiamo scritto lettere istituzionali all’Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran a Roma, al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, ed al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, manifestando preoccupazione e solidarietà nei confronti delle Donne iraniane”, dice. “Nel 2019 la nostra Organizzazione, che è impegnata nell’alto tema dei diritti umani internazionali, nella mediazione socioculturale tra i popoli e nella affermazione dei principi civili, democratici e liberali ha ideato e promosso una Campagna per la Giustizia a tutela della libertà di ogni donna iraniana. “Woman’s Freedom Iran”, il titolo – spiega Butera – Diverse le azioni condotte, utili alla diffusione della conoscenza e alla necessità ineludibile di far valere, da parte delle donne, la propria giustizia sociale in un Paese dove la negazione dei diritti umani è di enorme rilevanza”.

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