Partita attesa e sentitissima da entrambe le squadre, la posta in palio era sicuramente più ambita dall’Inter ma nemmeno il Napoli rinuncia a priori alla possibilità di tentare il massimo risultato. Sta di fatto che sin dai primi minuti è l’Inter a martellare in avanti con azioni che portano più volte molto vicini al vantaggio, con Dimarco, Lukaku e Dzeko. Allenta un po’ il ritmo l’Inter dopo l’arrembaggio iniziale e gli azzurri di Spalletti ne approfittano per impostare un possesso palla attendista, cercando il gioco ragionato fatto di scambi stretti in attesa di trovare un varco che, però, gli viene concesso molto raramente. Nessun tiro in porta del Napoli nella prima parte di gara, ed è significativo di un andazzo che alla fine sfocerà nel risultato che tutti gli avversari del Napoli, oltre ovviamente l’Inter, attendevano. Il Napoli, per larga parte della gara tiene il pallino del gioco ma, in sostanza, provoca l’unico grattacapo a Onana al 90′ con il neo entrato Raspadori. L’Inter, viceversa, attende ed è micidiale in ripartenza: nel primo tempo spreca, ma nel secondo al 54′ trova il guizzo decisivo con Dzeko, di testa, su perfetto cross di Dimarco. L’Inter rischia soltanto poco prima del fischio finale, quando al 90′ Raspadori, da poco entrato, lascia partire un secco destro da poco dentro l’area, ma Onana ha ottimo riflesso, è piazzato e respinge in pratica l’unica vera occasione del Napoli per un pareggio che sarebbe stato stretto all’Inter.
Il commento di Luciano: 16a giornata di serie A
Buon ritorno e buon anno, amici sportivi! Dopo quasi 2 mesi di astinenza da campionato, rieccolo ad alimentare speranze e illusioni che potranno essere equamente distribuite fino alla resa dei conti finale. Chi la spunterà? Alla luce dei fatti, e dei numeri attuali, non si può che attribuire al Napoli le chances più consistenti ma, si sa, il calcio non è scienza esatta e il mondiale stesso appena concluso conferma che non solo chi si ferma è perduto, ma anche chi crede che la grandeur passata valga come diritto alla vittoria.
Ma intanto, alla ripresa delle ostilità, il campionato ritrova il Milan e il Milan ritrova i 3 punti, a spese di un avversario, la Salernitana, che pur agguerrita e per nulla arrendevole, ben poco ha da spartire con gli avversari incrociati dal Milan nelle recenti amichevoli nel periodo del mondiale. Milan che sfoggia buona condizione e sfodera evidente superiorità tecnica, andando in vantaggio dopo 10 minuti col solito leprotto Leao che dribbla e infila l’esordiente nuovo arrivato portiere messicano Ochoa, reduce da un ottimo mondiale. Passano 5 minuti scarsi e i rossoneri si ritrovano in doppio vantaggio, con Tonali che realizza dalla distanza dopo una insistita azione rossonera. Sembra una partita segnata, rossoneri in controllo e vicini più volte al terzo gol (anche realizzato da Ibrahim Diaz, però annullato per offside) con diverse occasioni mancate di poco per imprecisione o per interventi pirotecnici del portiere messicano dei granata di Nicola. Ma all’83’ ecco Bonazzoli che riapre i giochi: cross dalla destra, Saelemaekers se lo perde: tocco vincente al volo sul secondo palo! Assist di Coulibaly, 1-2. Risultato che non cambierà più nonostante il disperato assalto finale dei padroni di casa, Milan che accorcia momentaneamente a -5 sul Napoli, atteso alla sfida di S.Siro con l’Inter.
La seconda delle prime due partite di ripresa di questa giornata, è Sassuolo-Sampdoria. I liguri inaugurano il 2023 con un successo (2-1) pesantissimo in trasferta. La squadra di Stankovic segna due volte con Gabbiadini (in rovesciata) e Augello. Nella ripresa poi sale di colpo il Sassuolo di mister Dionisi, ma nonostante la sfuriata il gol, inutile, arriva solo su calcio di rigore con Berardi (titolare dopo quella fugace apparizione targata 30 agosto). Tre punti assolutamente importanti per i liguri, che in attesa di Cremonese-Juventus salgono al diciottesimo posto, mentre per gli emiliani è l’ottava sconfitta in stagione.
Ritmi certo non travolgenti e meccanismi molto arrugginiti dopo la lunghissima pausa dovuta ai Mondiali. Una situazione che, nell’1-1 finale tra Torino e Verona, fa gola agli scaligeri, che tornano a fare punti dopo 10 ko di fila, restando però ultimi in classifica a 6 punti. I granata di Juric rimontano l’incornata di Djuric allo scadere del primo tempo, con un capolavoro di Miranchuk al 64′, e salgono a quota 22.
Sospiro di sollievo per l’Atalanta sul campo dello Spezia. Pasalic, subentrato, regala un punto insperato a Gasperini proprio pochi secondi prima del triplice fischio. Al Picco, per come si erano messe le cose nel primo tempo, i bergamaschi hanno sfiorato l’ennesimo ko: sarebbe stato il quinto nelle ultime sei gare. Lo Spezia, frizzantino me con più entusiasmo, ha maturato un doppio vantaggio, prima con Gyasi al 8′ e poi con Nzola al 31′. Nella ripresa annullato un gol ad Ampadu, vicino al 3-0 anche in un’altra occasione. Poi un guizzo di Hojlund seguito dal tap-in di Pasalic, e i nerazzurri gli orobici recuperano un punto che sembrava ormai perso, 2-2 e tutti a casa. Disperazione Spezia, che poteva allungare sulle rivali nella corsa alla salvezza.
Tra le squadre in campo alle 16,30, le due capitoline Roma e Lazio, rispettivamente contro Bologna e Lecce. All’Olimpico i giallorossi di Mourinho (in tribuna per squalifica) bucano solo su rigore un Bologna ben disposto in campo. Accade al 5′ di gioco, l’arbitro concede il tiro dal dischetto per atterramento di Dybala in area, batte Pellegrini e porta in vantaggio la Roma. Non cambia il punteggio anche se potrebbe farlo al 70′, quando il Bologna reclama a sua volta un calcio di rigore per un presunto fallo di Matic su Ferguson, il quale però si prende un giallo per simulazione. Poco prima la Roma perde Zaniolo per problemi muscolari e successivamente, al 73′, anche Dybala esce per lasciare il posto a Bove. Finale convulso con arrembaggio bolognese, e solo per miracolo e per l’opportunismo di Smalling la Roma riesce a mantenere il minimo vantaggio, con i rossoblu che per due volte negli ultimi secondi sembravano aver raggiunto il pari, sfumato per un soffio. Pari che, tutto sommato, non avrebbe demeritato.
A Lecce, invece, nella Lazio rientra un Immobile che va subito in gol al 14′, ma non è sufficiente ad evitare ai biancocelesti la seconda, clamorosa sconfitta consecutiva, che corrisponde ad una bella conferma per Marco Baroni: il suo Lecce è davvero un’ottima squadra. I salentini rimontano la formazione di Sarri grazie a un grande secondo tempo di ritmo, intensità e qualità: Strefezza e Colombo ribaltano il vantaggio di Immobile e fissano il risultato sul 2-1. I biancocelesti approcciano benissimo la partita e dominano fino alla mezz’ora, il Lecce chiude bene il primo tempo ed entra alla grande dagli spogliatoi, grazie anche all’ingresso di un Di Francesco decisivo e protagonista in entrambe le reti. I salentini trovano il terzo successo di fila in una bella partita, rovinata dagli ululati razzisti dei tifosi laziali agli indirizzi di Umtiti: deve intervenire lo speaker.
Alle 18,30 è la volta della Juventus, di scena a Cremona, e di Fiorentina e Monza.
I bianconeri di Allegri, ancora privi di Pogba, DiMaria, Chiesa (dentro nella ripresa) e Vlahovic, vanno a caccia di 3 punti per riprendere senza angosce e possibilmente senza perdere quella terza posizione che occupa, pur con notevole distacco, dalle prime Napoli e Milan. La Cremonese però fa opposizione non indifferente e addirittura passerebbe in vantaggio al 16′ grazie ad uno svarione di Szczesny che, in lieve ritardo, si fa scavalcare da Valeri con un colpo di testa che i difensori bianconeri respingono oltre la linea bianca. Ma è tutto fermo, azione in fuorigioco. Dopo un primo tempo senza particolari emozioni, la Juventus prova ma non riesce a sbloccare la partita, complice anche l’ottimo atteggiamento di una Cremonese volitiva e ben organizzata. I bianconeri, incapaci di fatto di arrivare in area di rigore, perdono col passare dei minuti le distanze, a causa anche delle scelte iniziali troppo conservative di un Allegri che rinuncia a gran parte dei suoibig in mezzo al campo. A metà frazione Dessers prende il palo, poi ci pensa Carnesecchi a disinnescare Rabiot e Kean entrambi entrati benissimo a gara in corso. Nel finale, la zampata anche se fortunosa delle grandi squadre: Milik, tra i peggiori fino a quel momento, pesca il jolly al 90′ su calcio piazzato con una traiettoria velenosa che, stavolta, non lascia scampo all’estremo difensore avversario. Una rete fondamentale, che permette alla Juventus di tenere il passo del Milan, e di non farsi superare dall’Inter.
L’altra partita in contemporanea, Fiorentina-Monza è terminata sul punteggio di 1-1: vantaggio viola firmato da Cabral al 19′, poi ci pensa Carlos Augusto a segnare la rete del definitivo pari al minuto 61
al termine di una partita dalle due facce: dopo un autentico monologo viola nei primi 45 minuti, Palladino sistema le cose nell’intervallo e cambia l’inerzia del match. Il Monza torna dagli spogliatoi rigenerato, pareggia e nel finale prova addirittura a vincerla. Un tempo per parte, quindi, e risultato sostanzialmente giusto che fa più felice la squadra brianzola, mentre a Italiano rimane il rammarico per non avere chiuso i primi 45 minuti con un vantaggio più largo.
L’Inter l’aveva lasciato intendere, ci prova e ci riesce, infliggendo al Napoli la prima sconfitta (1-0) del campionato, tornando in pista per un cammino ancora lungo, ma meno complicato alla luce di un distacco ridotto d’un colpo da 11 a 8 punti.
Ultimo incontro della giornata tra Udinese ed Empoli, e altro stop per l’Udinese. I bianconeri non vanno oltre l’1-1 in casa e rimandano ancora l’appuntamento con la vittoria, che manca dal 3 ottobre sul campo del Verona. I friulani si trovano subito in svantaggio per il gol di Bandanzi al 3′, su assist di Caputo: subito decisivo all’esordio. A pareggiare i conti è Pereyra, dopo il palo colpito nel primo tempo: Udogie al 70′ sfonda sulla sinistra e mette un cioccolatino per il compagno, che non può sbagliare. Nel finale Akpa-Akpro viene espulso, l’Udinese non riesce a trovare i tre punti.
Ed è tutto per questa prima del nuovo anno, ma 16a di un campionato mai più anomalo di questo, almeno nella tempistica. Il prossimo turno partirà sabato 7 Gennaio con 3 anticipi, Fiorentina-Sassuolo alle 15, seguirà Juventus-Udinese alle 18 e Monza-Inter alle 20,45.
Arrivederci a presto!