Immancabilmente un personaggio come Vittorio Sgarbi, attualmente sottosegretario alla Cultura del Governo, non si tiene i ceci in tasca e una dopo l’altra sta esternando le sue perplessità e le sue opinioni riguardo all’arte e alla cultura. Immancabili naturalmente sono quelle riguardanti la nostra città, Milano.
Infatti nei giorni scorsi, intervistato, ha esternato il suo disappunto sulla demolizione dello Stadio Meazza di San Siro e sulla Pietà Rondanini collocata, a suo avviso, nel posto sbagliato. Infatti a tal proposito ha dichiarato riguardante il gruppo scultoreo realizzato dal grande Michelangelo e ha aggiunto anche qualcosa di interessante che non possiamo non evidenziare: «L’arte contemporanea è una forma di identità per Milano. L’allestimento di BBPR è perfetto, anche se in questo caso la procedura è conclusa: ci vorrebbe un sindaco diverso che mi chiedesse di farlo. Dirò di più: ma vi pare normale che Milano non abbia un museo d’arte contemporanea come si deve?»
Infatti, come avevamo già ribadito anni fa, in tutte le città che contano c’è un Museo di Arte Contemporanea, e a Milano invece manca. Anche secondo noi questa è una grave mancanza che, per una città che vuole essere contemporanea e che vuole competere in questo Mondo sempre più piccolo e competitivo, deve essere colmata.
Un progetto, come in molti si ricordano, c’era, ed era quello creato dall’architetto Daniel Libeskind per CityLife nel lontano 2008; ma, come si è visto, non è mai stato fatto, anzi, proprio eliminato da ogni progetto a lunga distanza della città. Il problema principale pare sia proprio la gestione di un ente così importante, il budget per mantenerlo sarebbe troppo oneroso per le finanze del comune, quindi se non arrivano dallo Stato o da grandi finanziatori, il museo non si farebbe.
A parte che anche istituzioni come la Pinacoteca di Brera e il suo ampliamento risultano una delle operazioni più complesse da portare a termine in città, in elaborazione ormai da quarant’anni o quasi.
Se il Sottosegretario Sgarbi riuscisse ad avviare un progetto per un museo d’arte contemporanea per Milano, sarebbe solo un’ottima cosa. Un ente culturale nuovo e di fama internazionale avrebbe anche un impatto internazionale sul turismo e l’attrattività della città.
Sgarbi accenna un idea di collocare il probabile museo di arte contemporanea proprio nell’area di Mind, l’ex sito di Milano Expo 2015. Il progetto, a dire il vero c’è già, quello appunto progettato nel 2008 dallo Studio di Daniel Libeskind per CityLife, basterebbe magari rispolverarlo e aggiornarlo per realizzarlo.
Ma noi ci aggiungiamo anche l’idea (da ampliare di parecchio) del padiglione Vanke presente già nell’area Ex Expo e sempre del rinomato architetto Libeskind, che aveva strabiliato molti visitatori durante l’evento.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Daniel Libeskind, Filippo Poli, CityLife
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