Buon Lunedì amici lettori, ieri una domenica indigesta per alcuni e appetitosa per altri.
Il programma prevedeva 5 incontri, soltanto in serata i più attesi con Milan e Napoli, in campo rispettivamente contro Roma e Sampdoria.
Parte alle 12,30 il primo, con Salernitana e Torino. Un gol per tempo con l’1-1 finale tra, ma ai punti a uscire con tanto rammarico è la squadra di Juric. Dominio granata nel primo tempo, il portiere messicano Ochoa agli straordinari tra i pali della Salernitana, ma crolla con il gol di Sanabria. Toro che centra anche un palo con Schuurs, a Ochoa stavolta battuto. Nella ripresa, una Salernitana rinfrancata a fronte di un Torino probabilmente un poco distratto, e così Vilhena fa il pari, con Piatek che poco dopo rischia addirittura il colpaccio. Toro che ci riprova, ma Miranchuk sbatte ancora sul muro Ochoa. I granata possono comunque sorridere, con una sola sconfitta nelle ultime 8 uscite ufficiali tra Serie A e Coppa Italia (il ko di Bologna).
Nel primo pomeriggio, in campo Lazio-Empoli e Spezia-Lecce. All’Olimpico sembra per lunghi tratti essere in partita soltanto la squadra di Sarri, con l’Empoli che non riesce ad imbastire un’azione in grado di impensierire il portiere laziale Provedel. E’ infatti la Lazio ad andare in vantaggio dopo una manciata di secondi dal fischio d’inizio, con Felipe Anderson che devia in rete su azione da corner, forse con la complicità di Caputo, ma gol attribuito al brasiliano in maglia biancoceleste. Chiuso in vantaggio il primo tempo, la Lazio raddoppia con Zaccagni che raccoglie una conclusione deviata da F.Anderson e beffa Vicario con un tocco sottoporta. Partita chiusa? Macchè… Nonostante la scarsa incisività dei toscani nell’arco della partita, fino all’83, la Lazio riesce nell’impresa di finire beffata, un po’ come l’Inter a Monza ma, se vogliamo, ancora peggio. Infatti, in vantaggio 2-0 a circa 7 minuti dal 90′, la formazione di Sarri che sembrava in pieno controllo della partita, improvvisamente perde il filo logico e si fa prima infilare da una veloce ripartenza che Caputo conclude perentoriamente in rete, poi in pieno recupero, proprio all’ultima occasione, l’Empoli addirittura pareggia i conti: gran destro di Marin da fuori sulla respinta della difesa da corner. Altra rimonta subita, dopo quella di Lecce. Il quarto posto resta distante quattro punti.
Poche emozioni al Picco tra Spezia e Lecce. Sotto una pioggia battente che non ha mai smesso nei 90 i minuti di gioco, chiudono sullo 0-0 conquistando un punto che ciascuno, guardando la classifica, non scontenta né Gotti né Baroni. I liguri, infatti, fanno un piccolo passo in avanti sulla Samp terzultima (salendo a +6), mentre i salentini staccano Empoli, Monza e Salernitana raggiungendo quota 19.
E veniamo agli ultimi due piatti forti della serata, con Sampdoria-Napoli e, in chiusura, Milan-Roma.
A Genova, sotto una pioggia battente, il Napoli riaccende i motori, dimentica la delusione di S.Siro contro l’Inter e ristabilisce rispettabili distanze con le dirette inseguitrici. Nel grande e doveroso ricordo di Vialli e Mihailovic, la squadra di Spalletti batte la Sampdoria 2-0 con un gol per tempo. Tre punti importanti per i partenopei che, a meno di una settimana dal big match contro la Juventus, si riportano a +7 sui bianconeri vittoriosi ieri. Vittoria tutt’altro che irresistibile per il Napoli: gli azzurri fanno il minimo indispensabile ma basta comunque per avere la meglio dell’armata blucerchiata, rimasta in dieci dopo una quarantina di minuti per l’espulsione di Rincon.
Dopo pochi secondi dal fischio d’inizio, scontro in area tra Anguissa e Murru. Sembra tutto normale ma l’arbitro viene richiamato da VAR e decide per il rigore, calciato da Politano e respinto dal solito Audero. La Samp risponde subito con Verre, Nuytinck e Lammers che si rendono pericolosi dalle parti di Meret, ma il gol non arriva. Così alla fine è il Napoli a passare in vantaggio con Osimhen, che scatta coi tempi giusti servito al meglio dalla destra da Mario Rui, per il piattone vincente. Napoli quindi avanti di un gol e di un uomo dopo 45′. Tanti cambi e gioco spezzettato nella ripresa, la Samp si riprende ma non riesce ad avvicinarsi al pareggio, mentre il Napoli senza strafare ci prova con diversi tiri dalla distanza, ma comunque non chiude il match. Arriva però l’episodio che aiuta gli ospiti: contrasto tra Elmas e Vieira, con quest’ultimo che colpisce il pallone con il braccio largo in area. Per il VAR è rigore e stavolta Elmas non sbaglia. 2-0 e partita chiusa. Napoli che rifiata e continua a guardare dall’alto inseguitori che incespicano, tranne la Juventus, che comunque agguanta una vittoria ancora sul filo di lana, contro una Udinese che le ha dato filo da torcere.
Milan-Roma, a S.Siro tifoseria rumorosa e festante, forse già convinta che alla resa dei conti i 3 punti sarebbero stati messi in cascina. Mai fare i conti senza l’oste, Inter e Lazio insegnano, e così accade che i rossoneri facciano letteralmente il verso alle squadre succitate, finendo per gratificare la stessa Roma mai doma, e dando ulteriori motivi di sollievo sia al Napoli che alla Juventus, oltre a non staccare ulteriormente i cugini nerazzurri.
Per la cronaca, gol di Kalulu prima, con tanto di papera di Rui Patricio, e raddoppio del neo entrato Pobega poi. Titoloni, Napoli di nuovo a -5, altro bel segnale in un 2023 iniziato col modo giusto. Poi, però, ecco il blackout degli ultimi minuti: Ibañez riaccende di testa le speranze giallorosse e, sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato, Abraham piazza al terzo minuto di recupero il guizzo del definitivo, e clamoroso, pareggio romanista. Da non crederci. Ed in effetti fa fatica a crederci Pioli, che da stasera è secondo in compagnia della Juve e vede il Napoli, matematicamente campione d’inverno scappare a +7. Mentre Mourinho, al secondo e ultimo turno di squalifica (in panchina Foti), si porta a casa uno dei pareggi meno sperati della propria carriera.
La giornata si concluderà oggi, con gli ultimi due incontri: Verona-Cremonese (18.30) e Bologna-Atalanta (20.45)
Prossimo turno che parte venerdì 13 con un big match tra Napoli e Juventus, altro scontro in grado di chiarire le reali potenzialità delle due squadre nella corsa al titolo.
Grazie per l’attenzione e arrivederci!