Buona domenica ai lettori, archiviati gli scoppiettanti anticipi del venerdì (in particolare…) e del sabato con risultati che impongono nuovi cambiamenti in classifica, ma in pratica ad esclusivo vantaggio del Napoli, ormai sempre più lepre di questo campionato.
Nel dettaglio, i tre anticipi di ieri partono con un Cremonese-Monza in salsa lombarda, nella quale alla fine ci fanno la “scarpetta” soltanto i brianzoli di Galliani&Berlusconi. 3-2 il risultato finale, dopo il triplo vantaggio dei monzesi iniziato con Ciurria all’8’, e proseguito con Caprari di rigore al 19’ e su azione al 55’, per il 3-0 che sembrava aver sepolto ogni velleità dei grigiorossi cremonesi.
Ma come ormai insegnano sempre più frequenti “testacoda” di squadre in doppio e triplo vantaggio, guai a mollare la presa: prima Ciofani al 67’ accorcia sul 3-1 e al minuto 83 Dessers la riapre addirittura, per un finale arroventato dove il Monza rischia più volte la clamorosa rimonta. Non succede per una paratona di Di Gregorio, su inzuccata di Ciofani all’87. Monza che non finisce di stupire, centra il quarto risultato utile di fila e si porta momentaneamente all’11esimo posto in classifica, a -2 da Torino e Fiorentina. Altro pesantissimo ko invece per i grigiorossi di Alvini, la cui panchina torna inevitabilmente a scricchiolare paurosamente: per la Cremonese, che non ha ancora vinto una partita, si tratta dell’undicesimo ko in 18 giornate.
Secondo anticipo, Lecce-Milan che vede il secondo passo falso tra le prime 4 in classifica. I rossoneri, reduci dalla deludente sconfitta ed eliminazione dalla c.Italia ad opera del Torino in casa, cerca di riavviare il motore ma ingolfa clamorosamente, chiudendo il primo tempo sotto di 2 gol. Più precisamente, per l’autogol di Theo al 3’, e per il raddoppio di Baschirotto al 23’. Nella ripresa, col fiatone, col cuore e con la disperazione riesce ad evitare il secondo ko consecutivo: prima accorcia con Leão al 58′ e al 70′ Calabria agguanta un pareggio che, alla luce della prestazione della squadra, penalizza il Lecce.
Se fino a venerdì sera i rossoneri speravano di sfruttare un turno sulla carta favorevole per accorciare le distanze dal Napoli, ecco che in realtà accade tutto il contrario con la capolista che devasta la Juventus e le distanze che invece aumentano dalla vetta, ora a 10 punti con la Juventus e l’Inter sul collo, ad un solo punto sotto. Chi diceva che a Gennaio sarebbe iniziato un altro campionato, forse aveva ragione: in effetti è iniziato, ma dietro il Napoli.
L’Inter è quindi, con il Napoli, la seconda squadra tra le prime 4 ad arraffare l’intera posta in palio, ma la differenza sulle modalità dei risultati è disarmante: Napoli 5-1 contro la Juventus, Inter 1-0 contro il Verona, ma in casa nerazzurra non è il momento di fare gli schizzinosi: vittoria sudatissima, finale in riserva, birra esaurita e gambe molli, ma alla fine porta a casa 3 punti che valgono oro.
Lautaro sblocca il risultato dopo tre minuti, ma dopo i padroni di casa si spengono, creando poche occasioni per il raddoppio. Chance che arrivano tutte nel primo tempo: ancora con Lautaro e poi con Mkhitaryan (l’arbitro non dà il rigore nonostante la deviazione di braccio di Hien). Nella ripresa, invece, poche idee confuse, con il Verona che non aiuta ad alzare il ritmo. Chissà, che l’Inter si sia tenuta qualcosa nel serbatoio in vista della sfida di Supercoppa col Milan?
E’ tutto per gli anticipi, oggi prosegue la giornata con altri 5 incontri e si chiuderà domani con l’ultimo incontro, Empoli-Sampdoria alle 20,45.
Un saluto ai lettori, arrivederci!