No, Milano a 30 km/h non è «un’opportunità per tutti»

Milano

Qualche appunto (con dati) per frenare l’entusiasmo di chi esulta per il limite di velocità a 30 km/h a Milano e di chi sostiene che andrebbe imposto ovunque

Su Twitter è esplosa la felicità di Marco Mazzei, il consigliere comunale di Milano promotore dell’ordine del giorno approvato la scorsa settimana sulla “città 30”. Talmente ilare da partire subito in quarta con una furbizia in maiuscolo scrivendo che il provvedimento si estenderà a TUTTA la città. Non sarà così. Le città che hanno già adottato un provvedimento simile hanno mantenuto il limite di 50 km/h o più elevato sulle direttrici principali che rappresentano una quota minoritaria in termini di estensione della rete ma che soddisfano una più elevata percentuale delle percorrenze. 

Non è peraltro la sola gaffe del ciclista provetto. L’altra, più grave, è quella contenuta nello stesso ordine del giorno nel quale si dà mandato all’AMAT di redigere un dossier che «contenga tutti gli elementi tecnici utili a comprendere quanto il limite dei 30 km/h in una città sia una grande opportunità per tutti».

1 thought on “No, Milano a 30 km/h non è «un’opportunità per tutti»

  1. A me piace guidare e lo volgio fare alla velocità massima consentita dal mio mezzo e dalle mie condizioni psicofisiche. A fanculo i 30 all’ora

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