Taxi, associazioni categoria: continue aggressioni a tassisti

Cronaca

“Gli operatori del servizio taxi sono vittime di atti di violenza senza precedenti. Solo negli ultimi mesi aggressioni il 2 maggio a Roma, il 23 giugno a Torino, il 21 ottobre a Napoli, il 13 novembre a Padova, il 9 dicembre a Milano, il 21 dicembre a Torino, il 7 gennaio a Reggio Emilia, il 13 gennaio a Bologna, il 15 gennaio a Napoli. Questi sono solo alcuni casi di cui hanno avuto notizia le cronache e che purtroppo si aggiungono a casi ancor più gravi, quelli di Luca Massari, Alfredo Famoso, Gino Ghirelli, Antonio Dodaro, Pasquale di Francesco, deceduti dopo violenti aggressioni sul lavoro”. E’ quanto si legge in una nota delle sigle di categoria Associazione Tutela Legale Taxi – Claai – Fast Confsal – Federtaxi-Cisal – OR.S.A. Taxi – SATaM – TAM – Ugl Taxi – Unica Cgil – Unimpresa – Uritaxi – Usb Taxi – Unione Tassisti Italiani. “Riteniamo però – proseguono – che l’insistita violenza degli ultimi mesi sia il frutto di una continua negativa enfatizzazione di episodi individuali in cui cade un singolo tassista tra decine di migliaia di corretti operatori, per opera di alcuna parte di stampa, di cinici influencer e spregiudicati comunicatori in cerca di visibilità. Dall’inchiesta internazionale Uberfiles è emerso come la demonizzazione dei tassisti rientri in una precisa strategia di ingresso nel mercato del trasporto da parte delle multinazionali. Quello che noi denunciamo è che il combinato di tutto questo sia il vero mandante di questa escalation di violenza”.

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