E’ diventata quasi un’ossessione del presidente di Regione Lombardia e candidato del centrodestra alle prossime elezioni, Attilio Fontana, il taglio alle liste d’attesa e l’impegno per rendere la sanità lombarda sempre più a portata di cittadino.
La prima azione se sarà riconfermato? «Sicuramente continuo la battaglia per l’abbattimento delle liste d’attesa -promette-. Una cosa che succede in tutta Italia, ma questa non può essere una giustificazione: noi sbagliamo perché le abbiamo, per questa stiamo affrontando il progetto dell’assessore Guido Bertolaso e sono convinto che, se potremo proseguire, nella spazio di pochi mesi potremo del tutto abbatterle».
Il governatore, che confessa di temere l’astensionismo alle elezioni del 12 e 13 febbraio, spazia tra i temi di punta del suo programma elettorale e rivendica quanto fatto. In primis la sanità di vicinato. Potenziarla è la principale lezione del Covid: «Partendo dal presupposto che la sanità lombarda continuerà ad essere una eccellenza europea spiega Fontana – sicuramente si possono fare scelte diverse. Scelte che vanno nella direzione del provvedimento previsto dal governo Draghi, il quale ha dato risorse alle regioni per realizzare una sanità vicina a cittadini. Sanità di vicinato, infatti, vuol dire rendere i servizi più semplici e più vicini ai cittadini senza costringerli ad andare in ospedale».
Altro tema caldo del suo programma l’autonomia disegnata dal ministro per le autonomie Roberto Calderoli, in dirittura di arrivo al Consiglio dei ministri. «Una grandissima occasione, soprattutto per il Sud -sostiene-: Altro che spaccare l’Italia, noi non chiediamo un euro in più, ma diciamo che “come Regioni” siamo convinti di riuscire a rendere servizi migliori della Stato a un prezzo inferiore ».
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In campagna elettorali promesse su promesse. Se voleva farlo poteva farlo prima. Ora è troppo tardi!!