con Carla Chiarelli | Gigi Marson al pianoforte regia Luca Formenton aiuto regia Maria Roccatagliata
Un testo potente, scritto “ieri”, ma capace di parlare di “oggi”: Elio Pagliarani e la sua “Ragazza Carla”, è Milano, quella che si alza presto, che fa fatica, che sogna di farcela sapendo che la vita è dura. La piccola e tenace Milano che arriva sotto al Duomo, in punta di piedi, ma poi imparerà a correre. Pagliarani scrive quello che si chiamerebbe un “poemetto”, ma scandisce le sue parole con il ferro e il fuoco, le illumina con il neon e le scolora con la nebbia, le rende forti come il cemento delle periferie e leggiadre come certe ringhiere delle vecchie case popolari. E’ così incontriamo “Carla Dondi fu Ambrogio di anni/diciassette primo impiego stenodattilo/ all’ombra del Duomo”: quasi come un telegramma, così inizia l’Autore, anche se sappiamo che la sera, tornando nella sua affollatissima casetta, Carla si accarezza il volto, affinché la sua umanità, e la sua dignità, non vadano perdute per sempre nel tran tran di luoghi, filobus, import-export, orari, date, rossetto. Attraverso Carla si legge la città e si capiscono le nostre scelte: se quello che incontriamo sia emancipazione o alienazione, se ci troviamo o se ci perdiamo.
Il libro di Pagliarani è edito dal Saggiatore e proprio all’editore Luca Formenton è stata affidata la regia, prima regia teatrale della sua vita: una sfida che Formenton, uno dei fondatori anche di Bookcity, ha accettato in nome della cultura e di Milano. Sul palcoscenico l’attrice Carla Chiarelli: lei “è” Carla. La interpreta con una naturalezza totale, quasi si potrebbe parlare di reincarnazione: come un personaggio nato sulla carta possa dalla carta uscire e apparirci davanti. In dialogo con lei c’è un pianoforte, le mani sulla tastiera sono quelle capaci e gentili di Gigi Marson. Questa giovane Carla che, ignara e timorosa, sgomita nella società degli adulti, e gli adulti le rimandano indietro i colpi, è simile alle tante persone che leggono sui media e sui social del progresso e delle ricchezze, ma non sanno precisamente dove sono, come arrivarci, giovani che inseguono un futuro per niente facile in treno o in bicicletta, ammirando un torracchione di vetro nel quale si specchia un “cielo d’acciaio che non finge / Eden e non conosce smarrimenti”.
durata spettacolo: 60 minuti
ORARI: sabato ore 20 – domenica ore 16
PREZZI: da 10 a 23 €
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI uffici: 02.36590120 / 122 |
biglietteria 02 45388221 biglietteria@teatrogerolamo.it – info@teatrogerolamo.it – www.teatrogerolamo.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.