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8.000 case invendute da oltre un anno a Milano. Questi i tre motivi principali

Milano

Il capoluogo lombardo può vantare da decenni il mercato immobiliare più liquido a livello italiano, ma nonostante questo le abitazioni che a distanza di oltre un anno non hanno trovato un compratore sono diverse migliaia. Queste sono le motivazioni principali.

# Nel 2021 quasi il 50% delle case messe in vendita a Milano sono rimaste senza compratori, 8.000 da oltre 12 mesi

Credits Corriere-Immobiliare Sarpi – Grafico compravendita case a Milano

Nonostante il mercato immobiliare di Milano sia mediamente più fluido rispetto al resto del Paese, con tempi di vendita ridotti anche a poche settimane per le case più appetibili e le case nuove spesso prenotate sulla carta, migliaia di abitazioni rimangono invendute.

Questo è quello emerge dalla ricerca sull’evoluzione del mercato immobiliare nel 2022 a Milano, elaborata da Sarpi e da Fides adv e rilanciata dal «Corriere», che mostra come su oltre 45mila immobili messi in vendita nel 2021 quasi 20.000 non hanno trovato alcun compratore nei primi 9 mesi dell’annoSpostando l’orizzonte temporale oltre i 12 mesi ce ne sarebbero ancora 8.000 in attesa di una vendita.

Sono tre le motivazioni principali di questa situazione.

# I giovani comprano fuori città a causa dei prezzi troppo alti

Credits milano.repubblica – Cartelli vendesi Milano

Il problema principale degli immobili invenduti è il prezzo eccessivo nel 43% dei casi, soprattutto per i più giovani: “Un immobile che resta così a lungo sul mercato è offerto a un prezzo sbagliato per le sue reali qualità perché è parametrato su un prezzo del nuovo che arriva a 5mila euro al metro quadrato in zone periferiche, un valore che non ha riscontro in nessun’altra città italiana. La spiegazione è che Milano è l’unica metropoli europea e va confrontata con le altre capitali continentali e non con il resto del Paese. Tutto giusto se non fosse per un particolare: le famiglie normali a Milano hanno redditi in linea con quelli italiani e non con quelli europei», il commento di Emanuele Barbera di Gruppo immobiliare Sarpi.

In genere gli immobili usati che sono invenduti da molto tempo sono valutati al metro quadro a un prezzo inferiore solo del 10-15% rispetto a quello dei cantieri limitrofi, invece che essere più basso di due o tre volte. La scelta sui giovani ricade quindi sull’hinterland dove possono trovare al medesimo prezzo un’abitazione di maggiori dimensioni.

# Le altre due motivazioni principali sono: la pianta irregolare e il piano basso

A seguire, tra le motivazioni principali che hanno portato a lasciare fermi sul mercato migliaia di immobili ci sono: la pianta irregolare dell’abitazione nel 23,9% dei casi e nel 18,4% per il fatto che l’immobile sia a un piano basso e quindi più soggetto a disturbi condominiali e esterni, oltre al maggior rischio di furti.

(MilanoCittàStato)

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