Ben venga che anche Sala ponga l’attenzione sulla situazione molto critica del carcere di San Vittore, un problema annoso e mai affrontato in modo radicalmente propositivo. Episodi devastanti per il buon senso, coabitazione difficile, denunce pubbliche del Garante dei detenuti sono stati all’ordine del giorno da anni, ma durante il governo di sinistra negli ultimi dieci anni, nessuno ha mai tirato le fila di una criticità che aumenta.
“Io sto aspettando che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, venga a Milano” per parlare delle condizioni dei detenuti in alcune carceri milanesi. “Ne parlavo con il prefetto, Renato Saccone, in questi giorni perché le questioni sono tante, c’è il carcere Beccaria, c’è il carcere San Vittore. Quindi aspetto una sua visita per porre il tema”. Così il sindaco Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023 della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, ritornando sul tema del sovraffollamento nelle carceri. Il sindaco ha affrontato in particolare la questione del carcere di San Vittore anche ieri nella puntata del suo podcast quotidiano sui social. “Nel carcere di San Vittore le condizioni di vita dei reclusi sono al di là dell’accettabile”, ha affermato, ricordando che l’associazione Antigone la scorsa estate aveva certificato un affollamento del 190% rispetto alla reale capienza”. Sala ha ricordato inoltre il tema del possibile trasferimento del carcere e si è rivolto al ministro Carlo Nordio: “Penso che sia il tempo che il ministero della Giustizia faccia chiarezza sulle reali intenzioni – afferma -. Si può almeno provare a ristrutturare le celle e a portare la capienza del carcere ad una dimensione più corretta? Questo è quello che chiedo. Io non sono tra quelli che spingono per un trasferimento del carcere, ma credo che sia ormai inaccettabile vedere i detenuti vivere a San Vittore in quelle condizioni”. Ci si domanda perché questo problema Sala la avverta in modo così impellente solo ora…
E meno male che verrà Nordio, ma Sala dovrebbe anche riflettere sulle cause del sovraffollamento che aumenta evidentemente con il diffondersi della criminalità specie straniera.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano