Succede a Milano ed è una favola d’amore e generosità ambientata in una sottile casa di cartone, benedetta da sette ragazzi.
La storia comincia l’8 febbraio quando Mikhael Bellanza, studente di medicina che assieme a sei compagni di corso della Statale aiuta i senzatetto di Milano, conosce Chiara, italiana, e Karim, marocchino. “Li abbiamo incontrati nella ‘baraccopoli’ di cartoni vicino alla stazione Garibaldi dove vivono una ventina di persone – racconta all’AGI –. Il loro è un alloggio modesto, un materasso sull’asfalto. Chiara ci ha detto che quel giorno lei e Karim si erano sposati al Consolato marocchino sfoggiando il sorriso dolce di chi ha vissuto una delle giornate più belle della vita. Ma a lei non bastava perché avrebbe voluto ‘risposarsi’ in abito da sposa e ci ha chiesto di aiutarla a trovare il vestito”.
Chiara e Karim spiegano di essersi conosciuti cinque anni fa. Entrambi hanno superato i 40 anni e quando è sbocciato il sentimento lavoravano nella ristorazione ma non guadagnavano abbastanza da permettersi una stanza e così sono finiti in strada.
Il giorno dopo, Bellanza lancia un appello sui social: ‘cercasi abito da sposa taglia 46’ e le offerte arrivano subito, numerose, da parte di donne che cederebbero per un giorno l’abito del loro matrimonio: “Ne porto uno alla Caritas e facciamo la prova ma è stretto perché Chiara in realtà ha una 60. La taglia non è facile da trovare ma arriva l’offerta di una signora di Brescia che si propone addirittura di comprarglielo”. E glielo prende su misura, come Chiara desidera: rosso più le scarpe e prenota perfino il bouquet. “A Karim ci penso io e gli dono l’abito con cui ho preso la mia prima laurea, in Fisioterapia, con tanto di cravatta rossa che fa pendant con la sposa”.
I testimoni saranno Mikhael e la ragazza volontaria presente la sera dell’incontro. I futuri medici si occupano anche di estetista e parrucchiere per lei e autista, “tutte persone che ci conoscono e vogliono partecipare”. Tutto è pronto per il 6 aprile. “La festa sarà in strada, dove vivono gli sposi, e sarà un giorno speciale anche per noi perché l’abbiamo scelto come data per l’inaugurazione ufficiale della nostra associazione ‘Studenti per strada’”.
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