Il critico letterario Claudio Ardigò presenta “Cercando te”, un racconto lungo di Maurizio Riboldi

Cultura e spettacolo

Il racconto lungo di Maurizio Riboldi “Cercando Te” è un monologo; un monologo che comincia nell’attimo di ricerca del tentativo di avere risposte; l’autore tratteggia un mondo dove la sopravvivenza è violenza la libertà un sogno l’amore una parola dal significato non chiaro un racconto intenso emozionante scorrevole nelle sue parole toccanti.

Maurizio Riboldi usa uno stile graffiante per parlare di dolore, di vita, di etica, di amore e molto altro in un racconto di un’intensità commovente struggente e toccante un viaggio di compenetrazione condotto in modo acuto che porta a profonde riflessioni. Indirettamente si ricollega a più tematiche del nostro tempo e della nostra società; riuscendo a restituirci il ritratto di un uomo come tanti, solo, che deve affrontare le coercizioni di una società ancora propendente al giudizio impietoso e credo con annesso il dramma della nostra epoca cioè la disgregazione e lo sgretolamento del nucleo familiare; usando sempre un linguaggio intimo e senza retorica.

L’autore alterna emozioni diverse e riflessioni completamente di senso opposto, chi legge si ritrova a porsi le stesse domande dei protagonisti e di chi si trova in situazioni simili. È uno scritto raffinato che apre gli occhi verso un tema troppo spesso poco approfondito: ( il rapporto di un giovane padre con la figlia alle soglie del divorzio); una scrittura che travolge in una tempesta di emozioni che ti prendono in tutta la durata della lettura. Un libro che deve essere letto con calma e senza fretta per assaporarne ogni sensazione; tra dubbi e contrasti che esaltano forza e fragilità umane.

È uno scritto precursore e irriverente nel senso costruttivo del termine che si fa carico di far traballare le concezioni precostituite ed infondere uno spirito di crescente consapevolezza e di apertura al progresso. Un racconto lungo folgorante, delicato incisivo come un bisturi un viaggio esplorativo nei misteri dell’amore dei sentimenti e soprattutto dell’anima; si legge tutto d’un fiato e si rilegge per penetrare sempre più a fondo nel detto e soprattutto nel non detto che traspare tra le righe. Impossibile non amare un libro così intimo, più utile di tutte le lezioni di psicologia e di comunicazioni di cui si può assistere.

Claudio Ardigò Critico Letterario

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