Case popolari gestite dal Comune e ignorate da MM: uno squallore

Milano

Dopo le accuse di Selvaggia Lucarelli, i quotidiani ieri a gara segnalavano con interviste le positività della città di Milano, ma nessuna intervista ai residenti delle case MM del comune. Il Giornale ha programmato e fatto “un viaggio” in queste residenze fatiscenti, dove la sicurezza è un’utopia.

Monica Boselli, consigliera municipale della Lega, ha spiegato che in questi giorni il Comune sta discutendo il bilancio e si sta provvedendo a diversi tagli, visto che la situazione non sembra essere delle più rosee. Nel condominio che abbiamo visitato ci sono diversi appartamenti vuoti anche da dieci anni che non vengono dati a chi è in attesa di avere una casa. Queste abitazioni devono prima essere ristrutturate, ma sembra che fino a questo momento non ci fossero i soldi necessari per fare i lavori. Adesso pare però che il Comune di Milano sia pronto a stanziare 3 milioni di euro per ristrutturare 120 alloggi di edilizia popolare che al momento sono sfitti. Questi appartamenti verranno assegnati a lavoratori con un Isee inferiore ai 26mila euro, i quali si faranno carico dei costi della ristrutturazione che verranno poi detratti dal canone. Per il momento però sono ancora lì a invecchiare.”

La Boselli ha poi spiegato che nel complesso di case popolari di via Besnati 7 regna l’anarchia, in quanto vi sono situazioni molto particolari che meritano attenzione ma di cui nessuno si occupa. Ci sono cittadini onesti che pagano l’affitto mensilmente, con non poche difficoltà, che chiedono maggiore vicinanza da parte del Comune di Milano e della società MM, e che chiedono riscontri ai loro problemi. I problemi di cui parlano sono tangibili e si verificano puntualmente a ogni sopralluogo. “L’impegno è che il Comune di Milano, con una commissione ad hoc, rifaccia un sopralluogo a distanza di un anno e riveda i punti che sono stati lasciati indietro”. E’ ovvio che i cittadini meritano innanzitutto di vivere in luoghi sicuri e che meriterebbero attenzione e sensibilità dall’amministrazione.

Giuseppe Lardieri, di forza Italia dichiara al quotidiano . “La situazione non è certo delle migliori. Quando dicono che MM funziona, purtroppo non è vero e si vede da queste cose. Mi avevano mandato tutta la documentazione dei lavori che dovevano essere fatti però ancora niente. In alcuni appartamenti piove ancora dentro. I lavori iniziati, che dovevano essere ultimati in pochi mesi, non sono ancora finiti. Mi è capitato di telefonare agli uffici MM e non risponde mai nessuno, l’attesa è molto lunga. Questa è un’area molto attenzionata ma non si riesce a fare molto di più, sembra terra di nessuno. Abbiamo fatto intervenire molte volte la polizia, non abbiamo mai abbandonato i cittadini”, ha concluso.

MM sa chi abita dentro le case che lei stessa dovrebbe seguire? Pare di no, ma gode di un contratto decennale e della stima di Sala.

I racconti degli inquilini a Il Giornale fotografano l’incuria e l’abbandono “Appena arriviamo notiamo che le sbarre di un cancello sono state divelte e ci viene spiegato che da lì passano i pusher per entrare nel giardino condominiale, da cui si possono raggiungere anche i garage. Un condomino ha raccontato che all’interno di una cantina era risaputo avvenisse lo spaccio di sostanze stupefacenti e per questo motivo erano state installate le telecamere. Quando i pusher si sono accorti della loro presenza hanno subito provveduto a distruggerle. Una signora ha affermato di aver chiamato la polizia alle due e mezza di notte perché sentiva urlare una donna che, oltre a essere picchiata, stava anche subendo una violenza. Basta poi affacciarsi di sera alle finestre degli appartamenti per vedere ragazzi che spacciano.”

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