“Con la proposta di delibera per l’aumento degli oneri d’urbanizzazione presentata quest’oggi dall’Assessore Tancredi è in arrivo un ennesimo boom dell’aumento dei prezzi delle case a Milano”, denuncia Samuele Piscina, Consigliere comunale della Lega e Capogruppo in Città metropolitana.
“Si tratta di un aumento di costi complessivi pari al 38% di quanto oggi richiesto. Così, da un momento all’altro senza neanche ragionare su una progressività negli anni in divenire, il Comune aumenta i suoi ricavi mettendo in cassa milioni di euro, differenziando solo gli aumenti tra periferie al di fuori della cerchia della 90-91 (10%) e centro (125%). Ma chi pagherà questi aumenti? Di sicuro non saranno i costruttori a mettere i soldi di tasca loro, ma si rivarranno sugli acquirenti e di conseguenza aumenteranno i prezzi di vendita e di affitto di nuove case”.
“Alcune scelte perpetrate dall’amministrazione risultano alquanto bizzarre. Ad esempio, l’azzeramento degli oneri solo per le case ad housing sociale in affitto, escludendo quelle in vendita, causa un cortocircuito che porta alla realizzazione di alloggi in solo affitto. Non incentivando di fatto la costruzione di case in vendita a prezzi agevolati, i cittadini si troveranno sempre di più nell’impossibilità di acquistare una casa, rimanendo nel circolo vizioso dell’affitto investendo soldi in perdita. È altrettanto inconcepibile l’aumento del contributo di costruzione pari al 100% per gli immobili dismessi, ostacolando sempre più il loro recupero. Infine, un aumento del 10% in più per il recupero dei sottotetti, unica scelta che non prevede il consumo di suolo”.
“Da una parte il Sindaco Sala dichiara di voler invertire la tendenza che vede il continuo aumento del prezzo delle case, dall’altra la Giunta comunale fa tutto ciò che è in suo potere per far aumentare i costi dei costruttori e quindi, di conseguenza, far schizzare i prezzi di vendita e affitto”, conclude Piscina. “Dopo il PGT Maran, tutto ci saremmo aspettati fuorché un provvedimento controproducente per i cittadini come quello che vuole adottare la sinistra, spingendo sempre di più la classe medio-bassa fuori dalla città. La politica che vuole adottare il Comune, volta unicamente a far cassa, è l’ennesima follia di un Sindaco da salotto, che non vive i disagi ai quali sono costretti i milanesi a causa dell’incompetenza della propria classe dirigente cittadina. Al contrario, un buon amministratore che non predicasse bene e razzolasse male, dovrebbe puntare a un nuovo Piano di Governo del Territorio che permettesse un avvicinamento tra domanda e offerta di alloggi, così da permettere l’abbassamento dei prezzi, a incentivare la realizzazione di housing sociale in vendita e, infine, al recupero delle aree dismesse, spesso occupate abusivamente o in stato di degrado”.
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