Dal Sud le testimonianze e le disillusioni “Vivere nella città meneghina è diventato un incubo: gli stipendi non sono sufficienti a coprire le spese per vivere in una città che, tra l’altro, è diventata tra le meno sicure e tra le più inquinate del mondo”
In un articolo de L’ecodelloionio.it tutta l’amarezza e la delusione per una città che non sa offrire livelli di vita accettabili, quand’anche vi si trovasse un lavoro. E ricordare la Milano dell’integrazione Nord Sud post bellica è ricordare un’evoluzione dell’uomo, di tutti, insieme. Ma a Sala non appartiene una visione di uguaglianza sociale, di sviluppo solidale.
Le testimonianze riportate dal blog
«Sotto i 700 euro a Milano è impossibile trovare un bilocale, per risparmiare divido una camera con una studentessa universitaria». Parole di Cecilia, ragazza 30enne di Corigliano-Rossano, Security Senior Manager a Milano.
«Durante lo stage, durato qualche mese, prendevo 650 euro al mese e dovevo necessariamente chiedere almeno 1000 euro ogni 30 giorni per poter andare avanti».
Fabio, invece, lavora nella città di Sant’Ambrogio come consulente per una famosa multinazionale: «Ci siamo trasferiti insieme alla mia compagna a settembre. Lei lavora in banca e, anche per vivere più tranquilli, abbiamo scelto una zona centrale di Milano. Ogni mese paghiamo di affitto 1.300 euro per un bilocale, praticamente il mio intero stipendio va via così». Ma a fare paura non è solo il caro affitti: «la vita fuori non è bella, non è tutto oro ciò che luccica. Molti – ci confida – tornano in Calabria e descrivono una realtà che non esiste. Il problema qui è il costo della vita ormai fuori portata, Milano è bella solo se hai tanti soldi in tasca». Un articolo pubblicato di recente su L’Espresso racconta di come il capoluogo meneghino sia diventato un inferno in terra, un presente dal futuro dispotico di orwelliana memoria.
E l’articolo conclude “La riflessione, doverosa, è che stiamo assistendo ad un’autentica emigrazione di cervelli e muscoli, ma se nel passato la ricchezza guadagnata veniva trasferita dalla Germania o dal Nord Italia alle comunità calabresi di origine, ora non è più così. Anzi, come ormai di prassi, i risparmi delle famiglie partono da Corigliano-Rossano, attraversano lo stivale, e arrivano a Milano (ma anche ad altre grandi città italiane) per pagare affitti e spese. E’ stata pubblicata una vignetta dalla pagina satirica “Lo Statale Jonico” in cui degli omini stipati dentro una metropolitana ammettono “stavo meglio in Calabria ma non posso dirlo”. Il sentirsi in colpa per le aspettative altrui: vale più di mille articoli o riflessioni.”
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