“Il giudice conferma che su San Siro è stata violata la democrazia. La pronuncia del Tribunale di Milano sul ricorso presentato dal Comitato Promotore del Referendum San Siro riapre la questione sullo stadio cittadino, annullando la decisione del Collegio dei garanti di bocciare i due quesiti proposti”. Così in una nota l’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, tra i primi a portare avanti l’iniziativa su cui si è pronunciato il giudice ritenendo illegittima la decisione del collegio dei garanti del luglio 2022, con cui erano stati dichiarati inammissibili i due referendum, uno propositivo e uno abrogativo, sul destino dello stadio di San Siro. “Da anni stiamo provando a portare su una dimensione di dibattito pubblico il tema San Siro, visti anche i numerosi dati tecnici da discutere in maniera certamente più ampia. Un tema così complesso, che impatta direttamente sulla popolazione a più livelli, non può essere un braccio di ferro tra club calcistici e Comune senza il coinvolgimento dei cittadini”, commenta così Federica Valcauda segretaria di Radicali Milano. “Nelle quattordici pagine di motivazioni si ribadisce che il collegio dei garanti è dotato e pertanto deve prendere le sue decisioni basandosi su criteri di discrezionalità e autonomia. Il collegio è l’organo di garanzia su cui i cittadini possono contare per esercitare il proprio diritto alla partecipazione democratica, non un passacarte di pareri tecnici e interni al Comune” conclude Raffaella Stacciarini tesoriera di Radicali Milano. “In questa fase sarà necessario riaggregare le forze e capire nell’immediato se è possibile riproporre un Referendum ed avere la certezza di un dibattito pubblico”, concludono i Radicali.
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